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“Sono un grande”. Tiziano Ferro ha scelto di intitolare così il suo nuovo disco. Forse perché cerca di ripeterselo da quando nel 2023, è cosa nota a tutti, è finito il suo matrimonio con Victor Allen (erano convolati a nozze nel 2019). Il cantautore ha deciso di mettere tutto il suo dolore in musica. Le canzoni del disco – ha fatto sapere l’artista – inizialmente non sarebbero dovute uscire. Erano come un lungo flusso di coscienza in cui trovare “tutto quello che è accaduto in questi ultimi 2 anni”. Avrebbe potuto far finta di nulla oppure pubblicare tutto. Tiziano Ferro ha scelto la strada della verità, è questa la responsabilità che sente anche di fronte ai milioni di fan che lo seguono da 25 anni (oltre 20 milioni di dischi nel mondo, amatissimo specialmente in Europa e nell’America Latina).
L’amore in tutte le sue declinazioni
Dopo 25 anni a seguirlo c’è Paola Zukar (che già lavora con Madame e Fabri Fibra, per esempio) e la casa discografica Sugar. Guarda al futuro, ma personalmente Ferro è legato al passato. A quelle esperienze lì che hanno forgiato il disco. Gli ultimi anni – che lui stesso ha definito “un grande disastro” – lo hanno segnato e lui non ha paura di mostrare le ferite. Vuole ripartire, certo, ma sa che prima deve attraversare la rabbia e il risentimento che inevitabilmente la fine di un grande amore lascia. “Non sapevamo che era l’ultima vacanza al sole, l’ultima volta che facemmo l’amore. Mi dicevi che andava tutto bene: ma quale amore, quale bene?” canta in “Sono un grande”, la prima traccia dell’album, quella che dà il titolo al progetto. Nessuno sa cosa sia accaduto veramente nella vita privata dell’artista di Latina, ma a tutti dà la possibilità di immergersi nella sua musica. La sonorità dell’album “Io sono grande” riportano al Tiziano Ferro degli esordi. La maggior parte dei brani sono ritmati, apparentemente felici ma in realtà intrisi di dolore. I contenuti rapiscono perché hanno un impatto emotivo che forse non ha precedenti. Se da una parte c’è tanto rancore per una storia in cui aveva riposto fiducia e speranze, dall’altra trova spazio anche la rappresentazione di diversi legami familiari: una canzone per la madre, una alla figlia e persino una alla nipote. C’è l’amore declinato in tutte le sue sfaccettature: le più belle, le più dolorose. E con sonorità e produzioni di alto livello. Insomma: c’è tutto.
La canzone per la mamma
A livello musicale, la vera ballad (la tipica canzone lenta e melodica) è “Ti sognai”, la terza traccia dell’album dedicata a una mamma che non c’è più, anzi che non c’è mai stata come avrebbe desiderato veramente: “Non è una madre morta. È una morte molto più complessa: quella dei rapporti, quella della connessione. Mia mamma è una donna molto sensibile, ma non brava con le parole e i gesti. Ho sempre sofferto di questo. Sono cose che elabori quando diventi a tua volta genitore: è una canzone dura, ma non giudicante, piena di perdono”, ha raccontato Ferro al Corriere della Sera. Sì, è piena di perdono, ma un perdono che ha attraversato le sofferenze. Alla figlia Margherita, invece, Tiziano Ferro ha dedicato “Le piace”. “Quando prende la mano e carezza l’anello, quando crolla dal sonno su me e crollo anch’io. Quando scrivo di notte, resto sveglio per lei”. In “1-2-3”, inoltre, racconta gli attacchi di panico. Il metodo “1-2-3” è quello del respiro che usa quando i mostri del panico gli bussano alla porta. Ha imparato a conviverci, o almeno ci sta provando.
Tiziano Ferro: “Nel nuovo disco c’è il disastro che mi è accaduto. Ho un obbligo con chi mi ascolta: essere vero”Tiziano Ferro pubblica il nuovo album dal titolo “Sono un grande”: tracklist e dettagliTiziano Ferro si conferma “un grande”
“Io non riesco a vendere una versione di me stesso che non esiste, non c’è qualcosa che non mi piace e che io dirò di amare. Non riesco a farlo, ormai ho capito che non fa per me. Ve lo consiglio, alleggerisce la vita”, le parole di Ferro commentando il nuovo singolo “Fingo&Spingo” (in radio dal 24 ottobre) e che fa sicuramente parte della top 3 canzone del disco. A questa si aggiungono: la struggente “Ti sognai”, “Le piace” e “Meritiamo di più”. Il suo nuovo disco sorprende e disorienta: è arrivato all’improvviso, spinto da tematiche in fondo attese ma sviluppate con un linguaggio nuovo. Chi si aspettava un Tiziano Ferro malinconico dovrà ricredersi. Sta attraversando un momento doloroso, dominato dalla rabbia, ma il suo sguardo resta speranzoso verso il futuro: dentro di sé sa che la luce, prima o poi, tornerà. Lo deve ai figli, al suo pubblico (a cui è legatissimo), ma soprattutto a se stesso. In fondo, lui – e chi, se non lui? – resta “un grande”. Ben tornato Tiziano.