Le parole del pilota Aprilia in conferenza stampa: “Sono curioso di sapere quale sarà la nostra prima reazione su questa moto dopo aver provato nei test invernali”
23 ottobre 2025
Ormai è una conferma vedere la moto di Marco Bezzecchi davanti. Il pilota Aprilia, nella conferenza stampa del giovedì di Sepang, ha commentato la sua competitività e quella della Casa di Noale.
Avrai la possibilità di vincere anche qui a Sepang?
“Difficile dirlo, siamo stati davvero competitivi negli scorsi Gran Premi, ma tutte le piste sono diverse. Questa è l’unica pista di cui ho riferimenti dai test, anche se abbiamo fatto fatica in quell’occasione. Sono curioso di sapere quale sarà la nostra prima reazione su questa moto, spero di fare un buon weekend”
In cosa sei migliorato dai test invernali qua?
“Riguardo la mia guida, ho dovuto cambiare diverse cose. Tutte le moto hanno punti di forza e debolezza, ho dovuto adattare il mio stile all’Aprilia, cambiare i miei automatismi alla guida. Tutti quanti hanno fatto un grandissimo lavoro: abbiamo lavorato duramente e abbiamo fatto un grande miglioramento sulla moto. Dal mio punto di vista, il miglioramento da cui ho tratto miglior beneficio è stata la stabilità in staccata”
Sulla sensazione con il team…
“Davvero, mi sento molto molto bene con il team, con la casa e loro sono tutti contenti. Abbiamo ancora tre tappe da fare, due saranno in Europa. Dobbiamo goderci questo momento, lavorare nella giusta direzione per costruire una buona base per il 2026”
Pensi di essere il pilota più forte in questo momento?
“No, perché non sto comandando il campionato. Non lo so, non so come rispondere a queste domande complicate. In questo sport ci sono momenti di competitività, quando sei costantemente al tuo massimo puoi fare la differenza e sto cercando di fare questo. In questo momento non penso di essere il pilota più forte del paddock presente in questo momento”
Sul lavoro con Fabiano Sterlacchini…
“Personalmente per me è una persona intelligentissima in generale, puoi parlare di tutto con lui. Avere una conversazione anche fuori dalle corse con lui è bello. Sulle corse ha una competenza enorme, tanta esperienza e un bel carattere, non ti mette mai in una posizione difficile. A volte con gli ingegneri mi sento un po’ ‘meno di loro’, con Fabiano è diverso. È bello stare con lui nel team, è calmo e professionale”
Se, per l’assenza di Jorge Martin, è cambiato il suo approccio e quello di Lorenzo Savadori al lavoro da fare per lo sviluppo della moto…
“Non è molto diverso, Sava è un ottimo tester, siamo molto fortunati ad averlo nel team. Questa stagione, rispetto alle precedenti, avere il problema dell’assenza di Jorge è stato un problema per tutti. Sava non è riuscito a testare al meglio per sostituire lui. Per me non c’è una grande differenza, forse lui ha dovuto affrontare la stagione in maneira diversa, per me è lo stesso tipo di approccio”
Sul fatto che questa domenica si potrà nuovamente confermare la crescita di Aprilia…
“Sarà interessante provare di nuovo in questa pista, è stata la prima, è la prima pista dove arriviamo dove abbiamo già girato. Sono cambiate tante cose da inizio stagione, ma speriamo di migliorare”
Poi, con i giornalisti…
Su tutto il calore e l’attenzione che riceve…
“Purtroppo o per fortuna in questo mondo è sempre così, cioè appena fai una gara buona sono tutti da te, appena vai in difficoltà non ti considera più nessuno. Mi fa sicuramente piacere perché vuol dire che sto andando bene ma non mi cambia tanto, l’importante è che siano contenti quelli del mio team e i tifosi”
Sui costanti miglioramenti dell’Aprilia….
“Stiamo lavorando bene, è vero che soprattutto secondo me dal test di Jerez in poi abbiamo fatto uno step, che però nelle gare immediatamente dopo Jerez ancora non eravamo riusciti a far fruttare. Fortunatamente poi le cose sono andate sempre un pelo meglio. La difficoltà chiaramente rimane, il fatto di dover continuare a lavorare in questo modo, migliorare ancora e diventare costantemente veloci, però fino ad ora non mi posso lamentare”
C’è la ragionevole speranza di poter essere competitivi anche qui secondo te?
“Guarda la volontà c’è, è chiaro che in base ai riferimenti che abbiamo dei test avevamo fatto un po’ più fatica perché alla fine magari il tempo, il giro secco non era stato lontanissimo, ma comunque avevo preso quasi un secondo, tipo 7-8 decimi, forse 9 se non sbaglio. Non saprei, però è vero che abbiamo lavorato tanto e sono cambiate tante cose. Faccio veramente fatica a risponderti, è chiaro che è quello che vogliamo tutti quindi dobbiamo cercare di lavorare bene e fare in modo che vada bene”
Delle tre piste che mancano, forse questa è teoricamente quella più ostica?
“Non saprei, perché comunque per me le successive due sono comunque piste nuove con questa moto. Non è che sto pensando più di tanto, mi sto concentrando molto round dopo round. Adesso ci troviamo qui, abbiamo un po’ di informazioni, abbiamo un po’ di dati: sono curioso anche di vedere com’è cambiato il mio stile di guida nel tempo, perché ci ho lavorato molto, ho lavorato su tante cose di di me”
Questo terzo posto in campionato conta qualcosa? Conta molto?
“Conta ma non è la chiave. Siamo qui per lottare, sono sicuro che non sarà facilissimo, anzi sarà sicuramente difficile, perché Pecco è superforte, è un tre volte campione del mondo di cui due in MotoGP. In più c’è anche Pedro che non è lontanissimo e che è molto forte. Il nostro vero obiettivo non è semplicemente quello, è cercare di riuscire a essere competitivi sempre: concentriamoci su quello e poi alla fine tireremo due conti”