È morto in Australia, a 69 anni, Paul Mario Day, prima effimera voce della celebre rock band britannica degli Iron Maiden. Lo riportano i media del Regno Unito, citando fonti della sua famiglia. Day era malato da qualche tempo di cancro. L’annuncio il giorno dei funerali di Ozzy Osbourne (FOTO).
Fu il frontman degli Iron Maiden per meno di un anno, fra il dicembre del 1975 e l’ottobre del 1976, prima di essere esautorato e rimpiazzato con Dennis Wilcock per mancanza di carisma sul palco, secondo i racconti di alcune biografie successive. Nato in Inghilterra il 19 aprile 1956, ha poi proseguito comunque la sua carriera musicale, collaborando fra l’altro con gruppi meno famosi come More (in fondo a questo articolo, il loro omaggio sui social), Sweet, Wildfire, Crimzon Lake, Defaced o Buffalo Crows, trasferendosi stabilmente in Australia dalla seconda metà degli anni ’80.
Nel 2013 si ritrovò ridotto a cantare un jingle per una concessionaria Toyota di auto di Canberra, la capitale australiana. Mentre nel 2019 – dopo aver scritto un libro sulla sua esperienza con gli Iron Maiden – fu protagonista di una reunion con una parte della line-up iniziale della band britannica, non più titolata a usare le insegne originali del gruppo. L’annuncio della sua morte, avvenuta ieri, 29 luglio, è rimbalzato oggi nel Regno in contemporanea con i funerali di popolo tributati in queste ore a Birmingham a una leggenda dell’hard rock come Ozzy Osbourne: primo cantante e leader di un’altra band iconica e ‘maledetta’ di pionieri dell’heavy metal, i Black Sabbath, storicamente ‘rivale’ degli Iron Maiden.
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