Niente rimbalzo per STM, dopo la pesante correzione subita nella seduta precedente. Intonazione positiva per ENI e per Salvatore Ferragamo
I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee registrano ribassi frazionali nell’ultima seduta della settimana.
Alle ore 11.43 il FTSEMib perdeva lo 0,04% a 42.366 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 42.199 punti e un massimo di 42.570 punti. Alla stessa ora il FTSE Italia All Share era in calo dello 0,08%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,34%) e per il FTSE Italia Star (-0,14%).
Il bitcoin sè è avvicinato ai 111.500 dollari (circa 96.000 euro).
Lo spread Btp-Bund resta sotto gli 80 punti, con il rendimento del Btp decennale che è risalito oltre il 3,4%.
L’euro si attesta a 1,16 dollari.
L’oro resta sotto i 4.100 dollari.
Niente rimbalzo per STM, dopo la pesante correzione subita nella seduta precedente. Il titolo è in flessione dello 0,71% a 21,745 euro. Alcune banche d’affari hanno rivisto al ribasso il target price sul titolo dopo la diffusione dei dati del 3° trimestre 2025 e la revisione delle stime per l’intero esercizio.
ENI registra un rialzo del 2,44% a 15,966 euro. Il Cane a sei zampe ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2025. Sulla base dei risultati trimestrali e sulla base dell’attuale scenario il management ha rivisto alcune indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2025 e ha migliorato i ritorni previsti per gli azionisti nel 2025, con l’esecuzione di un programma di riacquisto azioni da almeno 1,8 miliardi di euro.
Qualche spunto tra i titoli del settore bancario.
Giornata positiva per BPER Banca (+1,25% a 9,596 euro) e per la Popolare di Sondrio (+1,05% a 13,47 euro).
Al contrario, UniCredit perde l’1,11% a 61,68 euro.
Al MidCap in evidenza Salvatore Ferragamo, in progresso del 13,3% a 7,105 euro. La società del lusso ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2025, periodo chiuso con ricavi per 694,6 milioni di euro, in calo del 6,6% rispetto agli 743,89 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dell’anno precedente; a tassi di cambio costanti il fatturato sarebbe sceso del 4,5%. Nel solo 3° trimestre 2025, Salvatore Ferragamo ha realizzato ricavi pari a 221 milioni di euro, in linea a tassi di cambio correnti e in aumento del 1,7% a tassi di cambio costanti rispetto al 3° trimestre 2024.
Spiccano anche i rialzi di Ferretti (+4,33% a 2,89 euro) e di Maire (+2,4% a 13,22 euro), dopo la diffusione dei risultati trimestrali.