Una maxi estorsione da 2 milioni di euro, i summit con l’ex Nar Riccardo Brugia e con Salvatore Nicitra, l’ex boss della Banda della Magliana considerato il re dei videopoker di Roma nord. Incontri clandestini e affari criminali che sono costati l’arresto ad Alessandro Capriotti, detto ‘Er Miliardero’, o ‘Er Fornaro’. Ma anche agli altri due.

Il nome del ‘Miliardero’ era già stato menzionato durante le indagini per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, e l’anno scorso era finito nei guai per un importante giro di droga. Capriotti, amico anche dei boss Giuseppe Molisso e Leandro Bennato, si era messo in mezzo a un affare grosso, un’estorsione da due milioni di euro ai danni di un consulente di un’azienda specializzata nell’import/export di prodotti tecnologici.

La maxi estorsione

La vittima, a partire dalla fine dello scorso anno, aveva iniziato a intrattenere rapporti d’affari con L.M., uno dei due fermati e intermediario per alcune imprese, che gli aveva procacciato una vendita di materiale informatico per 9 milioni di euro. Dopo alcuni mesi dall’inizio dell’operazione commerciale, la società della vittima si è trovata costretta a intraprendere un’azione legale nei confronti della ditta acquirente, risultata nel tempo insolvente nei pagamenti.

Affinché non venisse intrapresa alcuna azione legale di recupero del credito, L.M. avrebbe iniziato a pressare e a minacciare il consulente, portandolo anche al cospetto di Alessandro Capriotti, considerato dagli inquirenti esponente di vertice nel mondo criminale capitolino e attualmente sottoposto agli arresti domiciliari proprio per quella storia che ha ricostruito il giro di spaccio con base ad Acilia

Da quel momento la vittima ha iniziato a subire gravi minacce e aggressioni fisiche, fino a una richiesta di pagamento di 2 milioni di euro. Ricevuta la denuncia della vittima, i carabinieri del nucleo investigativo di Roma, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia della procura, hanno indagato su L.M. e su Alessandro Capriotti, sottoponendoli a fermo di indiziato di delitto.

Le truffe agli albanesi, l’intermediazione dell’ultras della Roma. Il retroscena dell’omicidio di ‘Diabolik’Il summit con Nicitra e Brugia

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento, i due sono stati sorpresi dai carabinieri mentre svolgevano un summit all’interno di una clinica romana, con Salvatore Nicitra, attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, e con l’ex Nar amico di Massimo Carminati, Riccardo Brugia, attualmente sottoposto alla libertà vigilata. Quest’ultimo è stato trovato in possesso di un revolver con matricola abrasa – quindi clandestino – e arrestato in flagranza per detenzione illegale di arma clandestina, mentre Nicitra – di recente condannato a 9 anni di carcere – è stato arrestato per aver violato le prescrizioni relative alla misura di prevenzione personale.

Diamanti e opere d’arte

Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati trovati dai carabinieri circa 33 mila euro in contanti, gioielli con diamanti, un orologio del valore di 250 mila euro, nonché 18 quadri, 2 vasi da terra monumentali di verosimile porcellana cinese, un capitello e un mezzo busto in marmo, opere d’arte di cui si dovrà stabilire valore e provenienza con l’ausilio del comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.

Il consiglio dei carabinieri

I carabinieri, dopo l’operazione, hanno lanciato un appello: “Sfuggire alla trappola degli usurai o estorsori è possibile, occorrono coraggio e fiducia nelle istituzioni per non rimanere soli. Vincere la paura delle minacce e delle ritorsioni significa saper chiedere aiuto, presentando denuncia presso le preposte autorità giudiziarie o presso qualsiasi presidio delle forze dell’ordine”.