DOVE VEDERE IL GP IN TV E IN STREAMING: GLI ORARI
Prove libere venerdì 24 ottobre
- Diretta prove libere 1: ore 20:30 su Sky Sport F1 (canale tv a pagamento) e NOW TV (sito web a pagamento)
- Diretta prove libere 2: ore 00:00 su Sky Sport F1 (canale tv a pagamento) e NOW TV (sito web a pagamento).
Qualifiche di sabato 25 ottobre
- Diretta qualifiche: ore 23:00 su Sky Sport F1 (canale tv a pagamento), NOW TV (sito web a pagamento)
- Differita: Domenica 00:30 su canale TV8.
Gara di domenica 26 ottobre
- Diretta: ore 21:00 su Sky Sport F1 (canale tv a pagamento), NOW TV (sito web a pagamento)
- Differita: ore 22:30 su TV8 (canale tv gratuito).
TUTTO PUÒ SUCCEDERE
Archiviato da appena una settimana il Gp degli Stati Uniti, che ha visto Max Verstappen trionfare, il Circus della Formula 1 si prepara per il Gp del Messico 2025, ventesima tappa della stagione. Un appuntamento importante, soprattutto perché con l’ultima vittoria Verstappen si è portato a soli 40 punti dalla vetta del mondiale, riaccendendo l’interesse per il finale di stagione.
Al comando della classifica piloti c’è sempre Oscar Piastri, che mantiene un vantaggio di 14 punti sul compagno di squadra della McLaren Lando Norris. All’appello mancano cinque gare e due Sprint: tutto è ancora possibile. La corsa al titolo è più aperta che mai, con tre contendenti in lizza, ma anche la lotta per il secondo posto nel Campionato Costruttori si preannuncia incandescente: Mercedes, Ferrari e Red Bull si contendono il ruolo di prima inseguitrice.
FERRARI, SEGNALI DI RISVEGLIO
Il team di Maranello ritrova fiducia dopo il podio conquistato da Charles Leclerc negli Stati Uniti. Un risultato che mancava da tempo e che ha riportato un po’ di entusiasmo nel box rosso. Resta il fatto che l’ultima vittoria della Ferrari in Formula 1 risale a dodici mesi fa, proprio in Messico, grazie a Carlos Sainz. E a proposito di top driver in cerca di riscatto, manca ancora una prestazione da fuoriclasse da parte di Lewis Hamilton, che ad Austin si è fermato a un passo dal podio, chiudendo quarto.
Tutto pronto, dunque, per un altro fine settimana ad alta tensione. La Formula 1 non smette di stupire, e il Messico promette spettacolo.
IL CIRCUITO
Intitolato ai fratelli Ricardo (per vent’anni il più giovane debuttante della storia della Formula 1) e Pedro (un pilota tra i più coraggiosi e veloci dell’epoca) Rodriguez, il circuito ha ospitato tutte le edizioni del Gran Premio del Messico sin qui disputate. Inaugurato nel 1962, prevedeva come punti caratteristici un lungo rettilineo da circa 1,2 km, un tornante molto secco (poi eliminato negli anni Ottanta) e il tratto chiamato The Esses che immettevano nella curva finale, la Peraltada: vi si è corso dal 1963 al 1970.
UN PO’ DI STORIA
Dopo un lungo stop, la Formula 1 ha fatto tappa in Messicodal 1986 al 1992: nel 1986 Gerhard Berger su Benetton ha conquistato la prima vittoria in carriera, e nel 1991 Ayrton Senna, nelle prove libere, è vittima di un incidente tanto spettacolare quanto incruento alla Peraltada (della quale viene in seguito ridotta la sopraelevazione per il 1992). Dal 1993 al 2014 il Gran Premio non si è disputato: dal 2015 sono state approntate modifiche al tracciato a completamento di quelle del 2002, che rendono impossibile il confronto con i dati passati.
IL PROBLEMA DELL’ALTITUDINE
In Messico, l’altitudine (si corre a 2.286 metri) crea problemi all’alimentazione dei motori termici, ma l’edizione del ritorno in Messico ha evidenziato come questo aspetto non abbia influito granché sull’affidabilità. Due le zone DRS. Il circuito è lungo 4.304 km, presenta 17 curve e prevede un totale di 71 giri con una lunghezza complessiva di 305 km.