“La svolta. Calcio in Costume, cronaca del 1978”, scritto da Filippo Giovannelli, direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, è stato presentato lo scorso 17 ottobre al Museo de’ Medici alla presenza dell’autore, di Mirco Rufilli, presidente Q1 Centro Storico Firenze, di Andrea Da Roit, presidente dei Veterani del Calcio in Costume e di un numeroso pubblico. Il libro è dedicato ad Alessandro Dei, storico capitano ed ex presidente degli Azzurri, preziosa fonte di notizie, scomparso lo scorso agosto.

La narrazione della cronaca, attento viaggio nella memoria del 1978, si avvale delle testimonianze di tanti protagonisti, alcuni dei quali hanno cercato di dimenticare certi episodi, per svelarci ciò che accadde nelle partite che si disputarono in quell’anno che molti veterani ricordano come funesto, ma che rappresentò un epocale momento di “svolta” per il futuro della manifestazione, tracciando un segno indelebile nella memoria di tutti.

Il 1978, infatti, fu un anno molto particolare, scosso da grandi turbamenti politici e sociali, sia in ambito nazionale che locale, di conseguenza le partite del Calcio in Costume si connotarono come vetrina di quelle grandi tensioni e delle profonde trasformazioni che ne seguirono.

“La mia paura è per il giorno della finale, quando si gioca di notte”. Con queste parole, dopo la prima semifinale tra Bianchi e Rossi del 18 giugno, Alberto Amorosi, assessore allo Sport e presidente del Comitato del Calcio in Costume nel 1978, manifestò la sua profonda apprensione per quella partita che, alla fine, si rivelò triste teatro di drammatici
eventi. Ma dalle ceneri di quella difficile edizione di quasi cinquant’anni fa, ne sono derivate tante altre che hanno caratterizzato sempre più la manifestazione come un vero ed entusiasmante torneo, viva espressione della passione e dell’identità fiorentina, la cui eco è andata ben oltre i confini della città di Firenze facendo conoscere, ad un pubblico sempre più vasto, le radici profonde e l’importante posto che il Calcio in Costume occupa nel cuore dei
fiorentini.