© ASO / Billy Ceusters



Richard Plugge poco entusiasta della modalità con la quale si correrà la cronometro a squadre inaugurale del Tour de France 2026. Come annunciato già negli scorsi mesi e confermato durante le presentazione del percorso della prossima Grande Boucle, la prova contro il tempo per team di Barcellona che aprirà la gara non sarà nel formato tradizionale, ma vedrà la classifica di tappa basarsi sul tempo del primo corridore di ogni squadra a tagliare il traguardo e i tempi di ciascun corridore saranno registrati individualmente per la classifica generale. Una novità che ASO ha già testato nelle ultime tre edizioni della Parigi-Nizza, ma che a quanto pare non incontra il favore del general manager della Visma | Lease a Bike, nonostante la formazione neerlandese abbia vinto, con questo formato, la cronosquadre della Corsa verso il Sole sia quest’anno che nel 2023.

Per me, una cronometro a squadre è una cronometro a squadre e il bello è che serve tutta la squadra, anche il numero quattro o cinque deve essere in grado di tenere il passo – ha dichiarato Plugge a CyclingnewsIn questo modo, è solo un gran lead-out per il leader. Ma è così, e dobbiamo accettarlo”.

Cronosquadre a parte, il general manager neerlandese sembra approvare il tracciato del Tour e il fatto che non sarà troppo duro nella prima parte, lasciando potenzialmente la corsa aperta fino all’ultimo: “L’ultima settimana è davvero dura. Gli organizzatori vogliono chiaramente mantenere la suspense per molto tempo e penso che abbiano progettato un buon percorso per raggiungere questo obiettivo. Crediamo ancora di poter lottare per la vittoria. Siamo molto fiduciosi al riguardo. Ci sono alcune tappe fantastiche che dovrebbero adattarsi molto bene a Jonas (Vingegaard, ndr), e la cronometro a squadre e la cronometro individuale non saranno certamente uno svantaggio”.

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