I giorni di vacanza di Alessandro Covi sono iniziati con una piccola operazione, infatti il corridore di Taino una volta parcheggiata la bicicletta al termine della Veneto Classic ha tolto il dente del giudizio. Un intervento semplice e rapido, che però ha dovuto attendere la fine della stagione agonistica per essere effettuato. Ora è alle prese con la convalescenza e tutto procede serenamente. 

«Mi sono rivolto a Stefano Speroni, il dentista del Giro d’Italia – racconta Alessandro Covi – abita vicino a casa dei miei genitori, così ne ho approfittato per fermarmi da loro e togliere il dente del giudizio. Mi aveva dato un po’ di fastidio in un paio di momenti durante l’anno, la scelta migliore è stata di aspettare e toglierlo una volta finite le gare».

Alessandro Covi, Veneto Classic 2025La Veneto Classic dello scorso 19 ottobre è stata l’ultima corsa in maglia UAE per Covi

Alessandro Covi, Veneto Classic 2025La Veneto Classic dello scorso 19 ottobre è stata l’ultima corsa in maglia UAE per Covi

Un inverno diverso

Il periodo di stacco per Alessandro Covi non sarà tanto differente rispetto agli altri anni, a breve partirà per le vacanze e poi una volta tornato sarà il momento di ripartire con gli allenamenti. Ma la grande differenza sarà che dopo sei stagioni lascerà il UAE Team Emirates per vestire la maglia della Jayco AlUla. Negli ultimi mesi ha avuto modo di metabolizzare una scelta partita qualche mese fa e che si è concretizzata e lo ha messo davanti alla voglia di ripartire verso nuovi obiettivi.

«Mi sono goduto ogni singola gara nell’ultimo mese e mezzo – dice Covi – perché in tutte le occasioni c’era qualcuno da salutare, compagno o membro dello staff, che poi non avrei rivisto. Anche ora arrivano continuamente chiamate da tante persone giusto per un saluto. Alla fine il lavoro non cambierà, ci vedremo in gruppo, però è finito qualcosa che è stato davvero bello. Però più che le corse, il bello lo fanno i momenti passati insieme fuori. Quando vai a una gara ci sono quelle quattro o cinque ore in bici, ma ne facciamo almeno quarantotto tutti insieme. Sono quelli i momenti che ricordi con maggiore gioia e che creano legami profondi».

Il Puma di Taino ha contribuito alla stagione record della UAE con due successi, questa la vittoria di tappa alla Vuelta Asturias

Il Puma di Taino ha contribuito alla stagione record della UAE con due successi, questa la vittoria di tappa alla Vuelta Asturias

C’è qualcuno che ti porterai nel cuore?

Tutti, perché lavori e crei un legame con ogni membro del team. La cosa bella è che addirittura qualcuno di loro lo ritroverò anche in Jayco. L’elenco delle persone è davvero infinito.

Come ci si saluta dopo sei anni?

Con grandi abbracci e sorrisi, non è un funerale. Quello che ci unisce è un grande affetto reciproco e la felicità di aver passato dei bei momenti insieme. Mi mancheranno tutti quelli che lascio in UAE. 

Alessandro Covi, Isaac Del Toro, UAE Team Emirates 2025Nella restante parte della stagione Covi ha affiancato spesso Del Toro nei suoi successi

Alessandro Covi, Isaac Del Toro, UAE Team Emirates 2025Nella restante parte della stagione Covi ha affiancato spesso Del Toro nei suoi successi

Lasci la squadra numero uno al mondo, dopo una stagione da record di vittorie. 

E’ stato bello far parte di questa trasformazione che ci ha portati ad essere la miglior squadra del mondo. Anno dopo anno siamo cresciuti, è vero, ma a inizio stagione non pensavamo di poter fare così bene. Dall’interno è stato un viaggio interessante, nel quale ho scoperto cosa vuol dire avere una mentalità vincente e correre per cercare il massimo risultato. Abbiamo messo insieme 96 vittorie (l’ultima nella notte con Del Toro che ha conquistato i campionati nazionali messicani, ndr). 

E’ un momento storico del ciclismo…

Vero, e sono orgoglioso di aver preso parte a questa annata e di aver contribuito al conteggio con due vittorie. Anche se la mia firma è in almeno altre trenta, perché sono stato presente in 15 dei sedici 16 di Del Toro. Pogacar l’ho vissuto di più fuori dalle gare, visto che entrambi viviamo a Montecarlo ed è capitato di allenarci insieme. 

Il lavoro di Covi a supporto dei compagni è stato prezioso in questa stagione dei record

Il lavoro di Covi a supporto dei compagni è stato prezioso in questa stagione dei record

Li hai visti da vicino, cosa li accomuna?

Hanno entrambi una mentalità vincente, Pogacar è il numero uno della storia probabilmente. E la cosa incredibile è quanto sia spensierato. Vive alla leggera nonostante il mondo che lo circonda sia frenetico. Un’altra cosa che accomuna Pogacar e Del Toro è la voglia di vivere una vita normale, senza pressioni. In Del Toro riconosco un talento simile a quello di Pogacar, anche se ora Tadej è ancora un gradino sopra. 

Cosa ti ha impressionato maggiormente di Del Toro?

La sua crescita è stata esponenziale in queste due stagioni. Però la cosa che mi ha colpito di più è come si comporta con i compagni, è sempre disponibile, sorridente e gentile. Anche su questo lato lui e Pogacar sono molto simili. Figuratevi che una volta Tadej mi ha anche tirato una volata, per farvi capire quanto sia umile e disponibile. 

Alessandro Covi, Saudi Tour 2020, UAE Team EmiratesSaudi Tour 2020, la prima gara in maglia UAE per Alessandro Covi

Alessandro Covi, Saudi Tour 2020, UAE Team EmiratesSaudi Tour 2020, la prima gara in maglia UAE per Alessandro Covi

Quando?

Alla Vuelta Andalucia del 2023. Aveva vinto tre tappe su quattro e nella frazione conclusiva doveva essere lui a fare la volata finale. Pogacar nella riunione sul bus, mentre parlavamo della tattica in corsa ha detto: «Oggi facciamo la volata per il Puma (il soprannome di Covi, ndr)». Così nel finale hanno fatto il treno prima Pogacar e poi Wellens per lanciarmi. Sono arrivato secondo alle spalle di Fraile, è stata la sua ultima vittoria in carriera. Scherzando a volte gliela ricordo.

Quanto porterai in Jayco in questi sei anni?

Penso un’infinità di cose e tutto quello che ho imparato lo metterò a disposizione del team. Spero di avere anche più spazio per me e di poter diventare un buon corridore, a 27 anni è il momento giusto. 

Che ricordo hai del Covi che passa dall’essere un under 23 al far parte del UAE Team Emirates?

Ero già entrato in orbita UAE nel 2018, quando correvo in Colpack e andai a fare uno stage da loro. La formazione bergamasca era una specie di vivaio della UAE Emirates, che poi era la ex Lampre. Ricordo il giorno in cui ho firmato, sono andato al magazzino del team insieme a Bevilacqua e ho incontrato Gianetti e Saronni

Alessandro Covi, Murcia 2022, UAE Team EmiratesVuelta Ciclista a la Region de Murcia 2022, Covi vince la sua prima gara da professionista davanti a Trentin

Alessandro Covi, Murcia 2022, UAE Team EmiratesVuelta Ciclista a la Region de Murcia 2022, Covi vince la sua prima gara da professionista davanti a Trentin

Un impatto grande?

Immenso, da piccolo ero tifoso della Lampre e conoscevo i corridori per nome e fama. Entrare a far parte di quella squadra fu un onore immenso, ricordo che ai primi ritiri e gare avevo quasi timore nell’approcciarmi a quei campioni. A cena non sapevo dove sedermi, da qualsiasi parte mi girassi ero circondato da grandi corridori: Rui Costa, Kristoff, Ulissi, Gaviria, Aru…

Hai già messo il naso nel mondo Jayco?

Non ancora, c’erano le visite mediche della squadra il giorno dopo il Lombardia ma io ero impegnato in corsa alla Parigi-Tours (terminata al decimo posto, ndr). Avrò modo di farlo nei primi ritiri dell’anno, a novembre.