Un uomo arrestato per aver suonato la «Marcia Imperiale» di Darth Vader durante le proteste di Washington contro l’impiego della Guardia Nazionale in funzioni di polizia ha fatto causa sostenendo di esser stato ammanettato ingiustamente. Sam O’Hara, 35 anni, stava protestando e filmando i militari della Guardia Nazionale suonando quella che è conosciuta anche come la colonna sonora del cattivo di Star Wars e dei suoi Stormtrooper.
Al momento dell’arresto, l’11 settembre, la sua protesta era già diventata virale, con milioni di visualizzazioni su TikTok.
La denuncia
La polizia ha poi rilasciato O’Hara senza incriminarlo per alcun reato e adesso lui, con l’assistenza della sezione di Washington dell’American Civil Liberties Union, ha avviato una causa civile chiedendo un risarcimento, sostenendo che l’arresto ha violato i suoi diritti costituzionali e costituisce un caso di arresto o detenzione illegittima. «La legge può aver tollerato comportamenti simili da parte del governo molto tempo fa, in una galassia lontana lontana», si legge nella denuncia che parafrasa il celebre esordio dei film di George Lucas: «Oggi però il Primo Emendamento impedisce ai funzionari pubblici di sopprimere proteste pacifiche, e il Quarto Emendamento (insieme al divieto di arresti illegittimi previsto dal Distretto di Columbia) proibisce sequestri infondati».
Secondo Michael Perloff, l’avvocato dell’Aclu che assiste O’Hara, «il governo non può decidere se la tua protesta è divertente, e i funzionari pubblici non possono punirti per averli trasformati nella battuta finale. Questo è, in fondo, l’intero senso del Primo Emendamento».
Ultimo aggiornamento: venerdì 24 ottobre 2025, 21:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA