L’ultimo sondaggio pubblicato lunedì da Aarp/Gotham vede il candidato democratico Mamdani in testa con il 43,2 per cento di voti, seguito da Cuomo con il 28,9 e Sliwa, con il 19,4. All’elezione del sindaco della città più popolosa d’America mancano due settimane
I candidati per la corsa a sindaco della città di New York, per cui si voterà il prossimo 4 novembre, sono tre: il repubblicano Curtis Sliwa, l’indipendente Andrew Cuomo e il democrtico Zohran Mamdani. Mercoledì sera durante il secondo e ultimo dibattito elettorale generale, Cuomo si è scontrato con Mamdani – dato come favorito nei sondaggi – definendolo privo di idee ed esperienza. Lo scontro è andato al di là della sfera politica toccando anche quella personale. Silwa invece, scrive CNN, ha fatto da jolly e si è rifiutato di cedere alle pressioni esercitate da alcuni membri del suo partito affinché lasciasse la corsa.
Uno scontro in pieno stile americano
Nel corso del dibattito televisivo che si è tenuto mercoledì, Cuomo si è scagliato contro Mamdani che si definisce “socialista democratico” e propone una ricetta “dal basso”, che aiuti i newyorkesi delle classi mediobasse a sopravvivere all’alto costo della vita: “Io ho fatto delle cose. Tu non hai mai avuto un lavoro. Non hai mai realizzato nulla. Non c’è alcun motivo di credere che tu abbia meriti o qualifiche per gestire la vita di otto milioni e mezzo di persone”. Il candidato democratico ha replicato definendo Cuomo “un uomo disperato”, in perdita di potere, che “ripete i punti di propaganda della destra”.

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Il sostegno di Adams a Cuomo
Il candidato democratico a sindaco di New York, Zohran Mamdani, ha attaccato l’ex governatore Andrew Cuomo, anche per essere apparso a bordo campo insieme all’attuale sindaco Eric Adams durante la partita di basket dei Knicks. “La corruzione arriva fino a bordo campo”, ha scritto Mamdani sul social X, commentando la foto pubblicata da Cuomo in cui appare seduto accanto ad Adams, salvato da Donald Trump da un processo per corruzione. Il sindaco uscente, democratico uscito di scena in settembre dopo essersi reso conto che non aveva chance di essere rieletto ha appoggiato Cuomo che in passato attaccato definendolo “un serpente e un bugiardo” per aver cercato di convincerlo al ritiro.

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I tre candidati
- Andrew Cuomo: nato nel 1957 nella grande mela, è stato governatore di New York dal 2011 al 2021. Di origini italiane, è cresciuto nel Queens dove, dopo essersi diplomato ha preso una laurea in giurisprudenza. Tra i temi toccati dal candidato che si è auto definito “progressista e moderato”: sicurezza pubblica e accessibilità economica, nuovi investimenti immobiliari e l’introduzione di un salario minimo. Durante lo scontro di mercoledì gli è stato chiesto di chiarire le circostanze delle sue dimissioni da governatore, avvenute a seguito delle accuse di molestie sessuali da parte di 13 donne. Sostenendo di aver lasciato l’incarico per “rispetto verso il governo dello Stato” e ribadendo la sua innocenza ha sottolineato che le accuse contro di lui sono state ritirate.
- Zohran Kwane Mamdani: nato nel 1991 a Kampala in Uganda, si è trasferito a New York quando aveva 7 anni. Dopo un diploma alla Brox High School of Science, si è laureato in studi africani. Dopo una breve parentesi nell’edilizia e come musicista hip hop, è stato eletto all’Assemblea dello Stato di New York nel 2020, 2022 e 2024. Rendere la città a portata di tutti: questo è il punto da cui il candidato sostiene di voler partire per far sì che la città, simbolo del sogno americano, possa continuare ad essere un punto di riferimento per tutti gli americani, non soltanto per quelli che hanno un grande portafoglio. Il suo programma elettorale: salario minimo e sicurezza pubblica, assistenza all’infanzia pubblica, abitazioni accessibili, aumento della tassazione per le aziende e i privati che guadagnano più di un milione di dollari all’anno.
- Curtis Anthony Sliwa: nato nel 1954 a Brooklyn da una famiglia cattolica per metà polacca e per metà italiana, dopo il diploma ha studiato alla Brown University ma non ha mai conseguito la laurea. Rinomato per il suo attivismo conservatore, per aver fondato negli anni settanta i “Guardian Angels” e per essere stato un conduttore radiofonico, ha corso per la carica di sindaco della grande mela già nel 2021 come repubblicano. Favorevole al voto preferenziale, crede nell’importanza di alleviare le tasse sui newyorkesi, si oppone al movimento Black Lives Metters e alla cauzione senza contanti e, per garantire una maggiore sicurezza in città, ritiene sia necessario ampliare la presenza delle forze dell’ordine. Inoltre è contrario alla chiusura di Rikers Island.
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Gli ultimi sondaggi
L’ultimo sondaggio pubblicato lunedì da Aarp/Gotham vede il candidato democratico in testa con il 43,2 per cento di voti, seguito da Cuomo con il 28,9 e Sliwa, con il 19,4. Se Silwa si ritirasse, la sfida a due si farebbe più incerta: in un ipotetico scontro con Cuomo, Mamdani vincerebbe ma con meno di 4 punti, 44,6 per cento contro il 40,7. E con quasi il 15 per cento di elettori che si è dichiarato indeciso. In un duello con Sliwa, invece, Mamdani avrebbe un margine di vantaggio più ampio: il fondatore dei Guardian Angels, una sorta di volontari dell’ordine pubblico, arriverebbe al massimo al 31 per cento, troppo poco per impensierire il democratico.
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