di
    Cesare Giuzzi
Le misurazioni dell’antropologa forense Cristina Cattaneo per ricostruire la scena del crimine. Nuovo decreto di sequestro per l’ex pm Mario Venditti, accusato di corruzione
Quando lascia l’Istituto di medicina legale dopo quasi tre ore di misurazioni ed esami in 3d, Andrea Sempio è circondato dai suoi legali Angela Taccia e Liborio Cataliotti e dal consulente Armando Palmegiani. Prova a sciogliersi per un attimo con i giornalisti: «Se sono tranquillo? Sì, sì, assolutamente, tutto bene». Ma stavolta il viso del 37enne tradisce un po’ più di preoccupazione.
Perché anche lui sa che le «misurazioni antropometriche» ordinate dalla pm Giuliana Rizza e dall’aggiunto Stefano Civardi, affidate all’anatomopatologa Cristina Cattaneo, sono l’inizio di un percorso che potrebbe rivelarsi decisivo nella nuova inchiesta di Pavia sul delitto di Garlasco.    
L’obiettivo
All’esperta che già si occupò delle delicate indagini su Yara Gambirasio — come il genetista Carlo Previderé, anche lui nella squadra dei consulenti dei pm su Garlasco — è affidata la delicata ricostruzione della dinamica del delitto e delle cause di morte di Chiara Poggi, compreso il tema dell’orario. Quella che il procuratore Fabio Napoleone, aveva definito «una valutazione più ampia degli elementi raccolti, sia in sede medico-legale sulla vittima, sia sul luogo del delitto».
Una consulenza strettamente connessa a quella sulla Bloodstain pattern analysis affidata al comandante del Ris di Cagliari Andrea Berti. In questo modo i pm e i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano contano di «riscrivere» la storia del delitto. Una storia che vede al centro di fatto per la prima volta (viste le rapide — e ora sotto la lente di un’inchiesta di Brescia — indagini archiviate nel 2017) proprio Andrea Sempio.
Per questo il fatto che gli inquirenti vogliano contare le sue misure di passo, larghezza della falcata, lunghezza degli arti e della apertura delle braccia, e lunghezza dei piedi, sta a significare che c’è la volontà di collocare «virtualmente», ma da un punto di vista scientifico, Sempio sulla scena del crimine. «Se le misurazioni riscriveranno la dinamica? Non credo. È vero che la dottoressa su questa tipologia di lavori è molto in gamba, ma lei fa parte di un discorso più ampio e darà un dato sicuramente oggettivo. Non so ovviamente cosa dirà la dottoressa, però a mio avviso non ci sono elementi particolari», la replica del consulente Palmegiani.
Per capirlo bisognerà attendere la fine della relazione di Cristina Cattaneo che non dovrebbe arrivare a brevissimo. Forse dopo il «verdetto» della perita Denise Albani sul Dna sulle unghie di Chiara Poggi. «Non sappiamo a cosa servirà questo accertamento. Andrea, comunque, ha acconsentito spontaneamente a farsi prendere le misurazioni corporee. Avrebbe potuto anche rifiutarsi ma ha acconsentito, dimostrando piena collaborazione», la parole della legale Angela Taccia che rimarca la nuova linea dopo le tensioni dei mesi scorsi.
Il fronte di Brescia
Ma ieri è arrivato un nuovo colpo di scena nell’inchiesta bis, quella in cui i pm di Brescia ipotizzano la corruzione per l’ex pm Mario Venditti. Dopo che il Riesame aveva bocciato il sequestro di pc, tablet, pen drive e telefonini dell’indagato, provvedimento poi «esteso» agli ex carabinieri (non indagati) Silvio Sapone e Giuseppe Spoto a cui erano stati presi i dispositivi, la pm Claudia Moregola e il procuratore Francesco Prete hanno notificato ai legali un nuovo decreto di sequestro.
Un provvedimento in cui, a parere di chi indaga, viene superata la mancanza di adeguata motivazione del sequestro informatico che probabilmente è stata alla base della censura del Riesame. La caccia al (presunto) «patto corruttivo» per «aggiustare» le indagini del 2017 quindi continua. Verifiche tecniche sono in corso anche sui file audio delle intercettazioni, alcune delle quali mai trascritte all’epoca dai carabinieri di Pavia o considerate (a torto, secondo Brescia) «non pertinenti». Da capire se ci siano state «manomissioni» dei file originali per rendere incomprensibili alcune parti. Sotto la lente anche il caso della «doppia attivazione» della microspia sulla Suzuki di Sempio
                    Vai a tutte le notizie di Milano
            
Iscriviti alla newsletter di Corriere Milano
25 ottobre 2025 ( modifica il 25 ottobre 2025 | 07:34)
© RIPRODUZIONE RISERVATA