Firenze, 25 ottobre 2025 – Preso a cazzotti, senza alcun motivo, mentre stava finendo di posteggiare l’auto. È l’assurda, inquietante vicenda che è accaduta martedì scorso, alle 22,50 in via Villa Demidoff, davanti alla Snai.

Marco, 70 anni, si trova ancora in ospedale: “Mi hanno trattenuto per ulteriori accertamenti, non legati al fattaccio di cui sono stato vittima – la premessa dell’uomo – Ho tre punti all’orecchio sinistro e micro-fratture sul volto, in particolare sul naso, oltre ad un ematoma sull’occhio destro, ancora da riassorbire. Per fortuna, nessun danno permanente… Temevo danni alla retina, ma diciamo che è andata bene”.

L’aggressione

Marco, la sera del 21 ottobre, rientra a casa dopo una serata trascorsa fuori. “Avevo appena finito di sistemare la macchina in uno degli stalli del piccolo posteggio tra via Demidoff e via San Donato – racconta l’uomo – Non faccio in tempo ad aprire lo sportello che sopraggiunge all’improvviso un tizio che, senza proferire parola, mi tempesta di cazzotti sul viso”. Nessuna rapina, insomma, ma un’inspiegabile violenza cieca. “Non voleva portafogli o cellulare – racconta Marco – Mi ha aggredito così, senza motivo. Uno choc”.

L’uomo ha subito chiamato la moglie, che si è precipitata sul posto; alcuni vicini, vedendo la scena, avevano iniziato a gridare e sono poi scesi in strada. Marco per fortuna non ha mai perso conoscenza. In men che non si dica, sono arrivati sul posto ambulanza e forze dell’ordine. Non ci sono però conferme ufficiali sulla sorte dell’uomo.

Lo stesso personaggio – si tratterebbe di uno straniero senza fissa dimora e con problemi psichiatrici – aveva poco prima aggredito a calci una ragazza di 24 anni in via Forlanini che ha riportato lesioni fortunatamente lievi.

Spavento e incredulità

Adesso, per fortuna, Marco sta decisamente meglio. E lo spirito è alto. “Sono positivo per natura, oltre che fatalista – dice – Purtroppo, è capitato a me. Poteva andar peggio…. Dopo lo spavento e l’incredulità iniziale, a mente fredda ho rivisto la scena e, davvero, posso che dire che tutta la dinamica non ha avuto alcun senso. Io non avevo manco guardato quell’uomo. Una volta a casa, riprenderò le mie abitudini e rimarrò lì a Novoli, dove vivo da 40 anni. Purtroppo, la situazione in tutta la città è molto peggiorata. Ovvio che le persone siano preoccupate”.

La preoccupazione del quartiere

Subito la notizia ha fatto il giro dell’isolato. “Chiediamo più controlli e, soprattutto, la chiusura a tempo indeterminato della Snai e del minimarket di fronte – dicono ad una sola voce i cittadini – Qui non si vive più. Ogni giorno siamo sotto assedio, tra balordi di ogni tipo, tossici e personaggi alterati per abuso di sostanze o per problemi psichiatrici. Quanto accaduto l’altra sera è l’ennesimo campanello d’allarme. Qui la situazione ha oltrepassato ogni limite”.

È tutto il quartiere a soffrire per il crescendo di delinquenza. “Nella notte tra giovedì e venerdì –racconta un ragazzo – tre maranza sono entrati nel posteggio del mio condominio e hanno tentato di rubare uno scooter e di aprire vari bauletti. Avevano appena rubato uno scooter e, appunto, ‘necessitavano’ di tre caschi e di un altro mezzo. Noi qui abbiamo paura anche di giorno. Vediamo loschi tipi nascondere droga tra le siepi del nostro condominio e ci sentiamo tranquilli solo dentro il vicino centro commerciale. Chi ha bambini piccoli non sa dove andare, visto che tra Toscanini, Castelnuovo Tedesco e le Medaglie d’Oro non si contano gli episodi di violenza. Chiediamo un cambio di rotta. Oppure dobbiamo andarcene via in massa?”.