Vittoria e primato. Il Napoli riscatta così la pesante battuta d’arresto in Europa e si rilancia in campionato dopo il 3-1 al ‘Maradona’ contro l’Inter. Successo commentato così da Antonio Conte nel post-partita: “Abbiamo affrontato una squadra fortissima, per me la migliore che c’è in Italia – ha detto -. Non arrivi per caso due volte in finale di Champions negli ultimi tre anni, hanno lasciato qualcosa per strada a livello di vittorie perché secondo me la rosa dell’Inter è fuori portata rispetto alle altre. Abbiamo vinto nonostante le difficoltà che stiamo avendo da inizio anno, perché stiamo viaggiando con infortuni importanti: anche oggi mancavano tre giocatori del calibro di Rrahmani, Hojlund e Lobotka, si è fatto male anche De Bruyne, ieri Meret si è fratturato il piede, Lukaku non lo abbiamo da inizio anno. Diciamo che non è un anno tanto fortunato, magari qualcuno ci ha mandato la sfiga addosso, ma allo stesso tempo cerchiamo di ribattere colpo su colpo. Oggi l’Inter era venuta per ammazzarci, una squadra in grandissima salute contro una squadra in difficoltà: queste sono le partite che se capisci il momento devi ammazzare il tuo avversario. Noi di morire non ne abbiamo voglia, e quindi è venuta fuori una partita bella, tosta, gagliarda, dove anche in mezzo a tantissime difficoltà siamo riusciti a fare un’ottima prestazione”.

“Lautaro? A me preme ricordare lo scudetto vinto all’Inter”

Lautaro? Quando giochi questo tipo di partite può accadere – ha aggiunto l’allenatore degli azzurri -. A me quello che preme ricordare sono i due anni all’Inter, in cui ho riportato lo scudetto dopo 10 anni, per di più fermando i 9 scudetti consecutivi della Juventus e sapete benissimo cosa rappresenta per me la Juve. Di quell’esperienza mi porto ottimi ricordi, Lautaro è un ottimo giocatore, dal punto di vista umano non ho avuto modo di conoscerlo per bene. Gli faccio tantissimi auguri e va bene così”.

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Lautaro-Conte, battibecco durante Napoli-Inter

“Le parole di Marotta? Io mi difendo da solo”

E sulle parole di Marotta ha spiegato: “La differenza tra il Napoli e l’Inter è che l’Inter appena può manda Marotta, da noi vengo io a parlare. Secondo me una grande squadra deve fare le corrette valutazioni e capire perché oggi ha perso, se no crea alibi ai giocatori e penso che questo sia nocivo. Io non lo avrei permesso da allenatore a un mio dirigente, in questo caso è anche presidente. Vedere un presidente venire a fare certe considerazioni, con tutto il rispetto che ho per lui… che lasci le cose a chi ha partecipato alla partita, perché così sminuisce anche l’allenatore e non va bene. Io mi sono sempre difeso da solo“.

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Marotta: “Rigore determinante, serve chiarezza”