Il tecnico dell’Inter ha dimostrato ancora una volta la sua signorilità, ma chi porta i 3 punti a casa è il Napoli

Uno degli episodi di Napoli-Inter che più fa discutere è il contatto tra Mkhitaryan e Di Lorenzo che ha portato all’assegnazione del calcio di rigore successivamente trasformato da De Bruyne. In generale, la direzione di gara dell’arbitro Mariani e dei suoi collaboratori non ha convinto, con i nerazzurri che si sono lamentati pubblicamente per bocca del presidente Marotta. Parole a cui ha fatto seguito la piccata risposta di Antonio Conte, in un post partita destinato ad alimentare polemiche e battaglie dialettiche ancora a lungo.

Chi, invece, si è completamente astenuto da certi discorsi è Cristian Chivu. Il tecnico dell’Inter, da gran signore e da grande professionista dello sport, ha preferito analizzare la prestazione dei suoi, senza farsi coinvolgere dal clima generale. Nemmeno quando è stato imbeccato dai giornalisti presenti.

Una vera e propria lezione di stile: “Non dobbiamo trovare scuse o alibi, dobbiamo pensare al nostro gioco, il resto è uno spreco di energie. Io per mantenere la coerenza non verrò mai a lamentarmi qui, ho un approccio diverso di vedere il calcio rispetto ad altri e lo manterrò fino alla fine. Sto cercando anche di cambiare un po’ le cose, anche se lotto da solo: finché sarò qui lotterò anche per cambiare la percezione di come si vede il calcio in Italia. Siamo sempre abituati a lamentarci e piangere, bisogna evolversi”.

Tutt’altro atteggiamento rispetto, per esempio, al suo collega Antonio Conte, che si esalta e trova nuova linfa quando gli animi si scaldano. Tuttavia, a partita finita, il bello stile non serve per portare punti a casa: la realtà dice che a vincere è stato il Napoli, e l’Inter ha perso un altro scontro diretto dopo quello contro la Juventus, per un totale di 7 reti incassate.

Non sarà di certo una sconfitta a cambiare il giudizio su Chivu, così come le 7 vittorie consecutive non potevano averlo trasformato improvvisamente in un mago della panchina. Certe volte serve anche alzare la voce, e a tal proposito aver avuto un maestro come Mourinho può sicuramente aiutarlo. Il tecnico nerazzurro è ancora agli inizi del suo percorso da allenatore, e i primi segnali sono decisamente positivi. Ma la strada è ancora lunga.