«La serie non diventerà una specie di Casa Vianello», assicura Verdone, «tutti sanno tutto di me, e non saprei che cosa raccontare. Sono contento comunque di aver lasciato una piccola biografia romanzata». Ora il regista sta finendo di girare il suo nuovo film Scuola di seduzione, «che sarà molto diverso da tutti gli altri miei lavori», dice.

La quarta stagione di Vita da Carlo (su Paramount+ dal 28 novembre) «è un omaggio a mio padre Mario e ai giovani attori del futuro», afferma, «c’è una generazione di ventenni in gamba che meriterebbero una certa considerazione, altrimenti rischiamo di fare i film con lo stampino e con lo stesso cast. I grandi nomi di attori e registi non funzionano più per portare le persone al cinema. Servono storie credibili e potenti».

Carlo Verdone omaggia anche ad Alvaro Vitali. L’attore, scomparso lo scorso giugno, appare in un bianco e nero d’annata nei sogni del protagonista. «Alvaro rappresenta il cinema di Fellini», afferma l’attore e regista, che firma la regia della serie insieme a Valerio Vestoso. «Fellini era innamorato di questo ometto con la faccia strana. Averlo nel cast era come avere un ponte che mi legasse a quel passato glorioso. Gli ho voluto bene e sono contento che abbia fatto l’ultimo lavoro con me».

Francesca Fagnani e Carlo Verdone

Francesca Fagnani e Carlo Verdone (Paramount+)

All’inizio della serie Carlo lascia per qualche mese Roma, ed è intenzionato a non tornare se non fosse per certe beghe famigliari. Nella realtà Carlo lascerebbe mai la capitale? «Quando sono arrabbiato mi capita di pensarci: a volte non sopporto il traffico, la volgarità e il fatto di non riuscire a girare per le strade per conto mio. Lo posso fare solo di notte e alla domenica molto presto», spiega l’interprete, che il 17 novembre per un giorno sarà sindaco della sua città (la prima stagione della serie è stata profetica ndr). «Quando mi trasferisco per qualche giorno nella casa in campagna, mi sento rinascere, ma lasciare Roma è impossibile. Roma l’ho sempre amata e continuo ad amarla. Oggi molte cose in centro si stanno aggiustando, meno nelle periferie. Roma per me è tutto!».

Si aggiungono al corpo solido del cast della serie Francesca Fagnani, Renzo Rosso, Giovanni Veronesi, Vera Gemma e Sergio Rubini, il co-protagonista e antagonista di questa stagione. «In scena litighiamo benissimo», commenta divertito Rubini, «ho conosciuto Carlo su set di Al lupo al lupo: ce la siamo spassata e ho imparato moltissimo. Sul set Carlo ti apre casa, conosci il suo mondo e il valore della semplicità. Verdone nella vita è sempre rimasto con i piedi per terra. Ed è un grande insegnamento».