Esulta Dante Boninfante quando cade a terra l’ultimo pallone, poi festeggia con i suoi giocatori ed è pronto per analizare la prima vittoria in campionato della Gas Sales Bluenergy.
«Ci tenevamo tanto a fare bene in casa e secondo me in avvio è stata dura, c’era emozione ed eravamo un po’ tesi. Ma siamo stati bravi a rimanere in partita nonostante il secondo set perso malamente. Ho visto la giusta mentalità, il lavoro da fare è ancora tanto ma volevamo portare a casa la vittoria e ci siamo riusciti».
Il cambio di rotta si è avuto con l’ingresso di Mandiraci.
«Il programma era di inserirlo gradatamente in vista delle prossime gare. Bergmann non ha fatto male, ma c’era bisogno di gente non di primo pelo in questo palasport».
E’ la Milano che ti aspettavi?
«Assolutamente sì. In difficoltà di organico hanno fatto una grande partita, difendono e attaccano molto bene, nonostante i nostri buoni servizi hanno tenuto in ricezione. E’ difficile giocarci contro».
Fra tre giorni avete Modena.
«Noi dello staff ci pensiamo da subito, i ragazzi è giusto che stacchino la spina e poi torneranno in palestra concentrandosi sul prossimo appuntamento».
A livello personale come hai vissuto questa tua prima volta in casa da allenatore dopo aver vestito il biancorosso da giocatore?
«L’esordio in campionato di fronte al proprio pubblico si sente sempre e c’è il desiderio di fare bene. Certo che vedere questo palazzetto pieno è emozionante, sono sicuro che piano piano il pubblico troverà i propri idoli e ci sosterrà sempre di più».
Siete partiti bene a muro e in difesa, dopo avete avuto qualche alto e basso.
«Siamo stati bravi in attacco nel primo set, poi abbiamo pagato nel secondo. Con l’andare della partita abbiamo preso il tempo anche a muro, ma in avvio la fase in cui abbiamo faticato maggiormente è stata quella break, mentre l’attacco ci ha supportato»
LE PAGELLE
Porro 7: con Verona aveva imbeccato Simon, con Milano fa fare un figurone a Galassi e poi va sul sicuro con Bovolenta e Mandiraci. Di fatto, un alzatore per tutti i tipi di schiacciatore. E poi quando conta trova anche muro e battuta
Bovolenta 8: di sicuro a lui Lautaro non può dare del “cagon”. Tira tutto, anche i palloni impossibili, e non sbaglia niente, grande continuità e impressionante efficacia. Difende anche su Reggers, di più non gli si può chiedere
Simon 6: questa volta fatica parecchio soprattutto in attacco, qualche guizzo a muro a partita ormai indirizzata non basta per uno del suo calibro
Galassi 7: quando la palla è dalle sue parti la trasforma in punto. In attacco è una sentenza (100 per cento su 6 tentativi), a muro un po’ meno
Bergmann 5,5: fatica sia in ricezione sia a rete. E’ un classe 2004 che sta scoprendo il nostro campionato: avrà bisogno di un po’ di tempo, vietato mettergli fretta
Gutierrez 6: nel primo set più che schiacciare abbatte gli avversari. Poi anche lui, come la squadra, è vittima di qualche alto e basso e per due frazioni in attacco non trova grandi risposte. Però se non funziona a rete cerca comunque di essere utile alla squadra in seconda linea
Mandiraci 7,5: Se gioca sempre così gli altri possono prendersi la domenica libera. Non scende in campo da un mese e mezzo, si presenta con due soli allenamenti nelle gambe, entra e piazza due punti decisivi decidendo il primo set. Poi dal terzo “uccide” la partita
Pace 6,5: in avvio piace la lucidità, quando il muro è ordinato lui è sempre al posto giusto. Bene in ricezione
Comparoni 6: quando si dice non limitarsi al compitino. Entrerebbe per alzare il muro, lui difende in tuffo e la sua palla cade nel campo di Milano per il decisivo 28-26 del primo set. Poi quando prende il posto di Simon fa più fatica, ma obiettivamente Piacenza è in un momento di down
Andringa sv
Leon 6: gli chiedono di tirare al servizio lui non è che piazzi dei missili ma comunque si merita i complimenti
Seddik sv