La casa colorata a Bruxelles dello chef belga Paul Delrez.

“Non possiamo imparare a conoscere le persone quando vengono da noi, dobbiamo noi andare da loro per vedere quello che sono”, scriveva Johann Wolfgang von Goethe. Una riflessione antica, eppure sorprendentemente contemporanea. Perché ancora oggi, per capire davvero qualcuno — un luogo o uno stile — bisogna entrarci dentro, respirarne l’atmosfera, osservare come vive, come abita. Solo allora, tra spazi e dettagli, si rivela la verità di ciò che siamo. È questo il caso dello chef e content creator belga, Paul Delrez, che ci apre le porte della sua casa poco fuori Bruxelles: «un ambiente dal design vivace e dal fascino rétro».

Paul Delrez

Paul Delrez, chef e content creator belga.Courtesy of Westwing.

«Benvenuti a casa mia»

Quando Paul, insieme alla moglie Louka e al figlio Romeo, ha varcato per la prima volta la soglia di questa casa immersa nella luce, non è servito dire nulla. «Bastava osservare come il sole disegnava geometrie sul pavimento», racconta, «per capire che quello sarebbe diventato il nostro rifugio». Da quel momento, ogni spazio ha iniziato a prendere forma intorno a loro, come un’estensione naturale del loro modo di vivere. È una casa che parla di famiglia, certo, ma anche di passione e di curiosità: ogni oggetto, ogni colore, ogni texture sembra raccontare un frammento della loro storia, fatta di ironia, calore e voglia di scoprire. Un equilibrio che rispecchia perfettamente anche la sua cucina — quella che Paul ama definire “Hot Regressive Cuisine”: un ritorno alle radici, guardando però sempre avanti, con coraggio e un pizzico di audacia. «“Regressive” significa tornare alle radici, alla cucina delle nonne, a qualcosa di semplice e genuino. “Hot” invece può voler dire moderno, sexy, con un tocco un po’ divertente e audace», aggiunge Paul.