Siamo nel giugno del 2019, giorno in cui il cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, viene sfrattato dalla sua casa del quartiere Triante di Monza.

Da qui prende avvio la vicenda che ha portato la procura di Monza ad accusarlo per oltraggio a pubblico ufficiale. Se le accuse dovessero venire validate, il cantante verrà condannato a nove mesi. La sentenza è prevista per il 17 novembre.

 

Morgan lascia la casa di Monza, è il giorno dello sfratto
 L’accusa

L’abitazione era stata pignorata dal Tribunale di Monza e venduta all’asta a causa del presunto mancato pagamento degli alimenti da parte dell’artista alle due ex compagne Asia Argento e Jessica Mazzoli per il mantenimento delle figlie Anna Lou e Lara. Dopo l’arrivo dell’ufficiale giudiziario accompagnato da agenti in borghese Morgan è uscito dall’abitazione, attaccando la ex compagna Asia Argento, ritenuta colpevole dello sfratto e gli agenti delle forze dell’ordine con epiteti offensivi.

Il cantante dovrà ora rispondere del suo operato davanti al giudice Valentina Schivo. Ai tempi Morgan aveva dichiarato di trovarsi in un profondo stato di sofferenza nel dover lasciare la sua abitazione, al cui interno aveva anche il suo studio di registrazione. “Continua a rimanere casa mia questa anche se purtroppo ci sono degli invasori armati. Rimane casa mia – aveva dichiarato nel 20219 il cantante – perché me la sono comperata. Per questo motivo io non considero lecita la vendita dell’appartamento che io ho pagato”. Il cantante ha poi provato ad riacquistare la sua abitazione, senza però riuscirci perché il nuovo proprietario avrebbe chiesto un prezzo troppo alto.

La difesa

Secondo la difesa guidata dall’avvocato Roberto Iannaccone, l’exploit di Morgan fa parte del suo carattere e del suo modo di esprimersi. Secondo la difesa, che ha chiesto l’assoluzione, non ci sarebbe quindi stato l’intento di oltraggiare le forze dell’ordine