Minimalista, accogliente e completamente aperto alla vegetazione, così è questo loft di 110 metri quadrati che l’architetto Júnior Piacesi aveva progettato come magazzino mentre costruiva la sua casa di campagna e che gli è piaciuto così tanto da rimandare i lavori: “La mia idea è di provare questo spazio per un po’ di tempo per vedere se mi sembra adatto come casa di campagna. Se così fosse, rinuncerò a costruire la residenza principale”. Tutto è iniziato cinque anni fa, quando Piaces ha acquistato un terreno di 2.000 metri quadrati vicino a Belo Horizonte, in Brasile, con l’intenzione di costruire la casa di campagna dei suoi sogni. “L’abitazione principale avrebbe avuto una superficie di 250 m² e, in fondo al terreno, un capanno di 110 m² sarebbe servito come deposito di materiali e area di supporto”. I lavori sono iniziati proprio da questo capanno, situato in una zona del terreno in pendenza, che lo ha reso alto 8 metri dal suolo, proprio all’altezza delle cime degli alberi. Affascinato dalla vista e dal contatto diretto con la natura, Piacesi ha deciso di cambiare i suoi piani e di provare a utilizzare la struttura come abitazione.

esta casa iba a ser cobertizo y acabo convertido en el loft suspendido a la altura de los arboles de un arquitecto

@EstudioNY18

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Tale struttura, che si presenta elevata e a diretto contatto con la vegetazione, è costruita principalmente in cemento bianco, un materiale che domina i pavimenti e i bagni. La scelta dei materiali è in linea con l’estetica essenzialista ricercata dall’architetto: una palette neutra e chiara che esalta la luce e crea un’atmosfera tranquilla. A questa base si aggiungono elementi caldi come il legno, la pelle invecchiata, i tessuti naturali come il lino e il cotone e le fibre vegetali che ammorbidiscono l’architettura decisa con un’aria di sereno rifugio.

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L’interno, distribuito in modo compatto ma senza rinunciare all’ampiezza visiva, offre uno spazio sociale aperto che collega la cucina, il salotto e la sala da pranzo. Grandi finestre scorrevoli incorniciano il paesaggio verde e la sensazione di galleggiare tra gli alberi è accentuata dalla trasparenza dell’architettura. L’arredamento è un altro punto di forza del progetto. Piacesi ha scelto pezzi iconici del design brasiliano come la poltrona Jangada di Jean Gillon, gli sgabelli Tajá di Sergio Rodrigues e un paio di sedie a dondolo acquistate al Mercado Novo di Belo Horizonte. Le lampade a sospensione in fibra intrecciata e le tende in lino completano l’atmosfera calda e contemplativa che pervade tutto il loft.

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Nelle camere da letto, nascoste dietro un pannello in legno di teak che corre lungo il portico esterno, si mantiene lo stesso approccio: materiali naturali, pochi oggetti e un costante legame con l’ambiente circostante. Il pannello, oltre a garantire la privacy, nasconde l’accesso alle due suite e al piccolo bagno, integrando la funzionalità nel linguaggio architettonico generale. Dal letto si può ammirare il bosco; dalla doccia si intuisce il movimento delle foglie. “Durante il giorno, la luce naturale proietta motivi di diverse tonalità all’interno degli spazi”, spiega l’architetto.

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Tutto in questa casa sembra pensato per rallentare il ritmo e tornare all’essenziale. “L’idea del progetto era quella di portare la semplicità nella casa, invitare le persone a togliersi le scarpe, sedersi a contemplare il tramonto, godersi gli alberi illuminati di notte e ascoltare i suoni degli animali. Tutto questo mi dà una pace interiore indescrivibile; ridefinisce la nozione di tempo, che sembra rallentare”, afferma Piacesi.

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Oggi il loft funge da casa di campagna provvisoria, dove l’architetto trascorre i fine settimana. La casa dei sogni, quella che avrebbe dovuto sorgere nella parte alta del terreno, rimane solo un progetto. E forse lo rimarrà. La verità è che, sospendendo il suo capanno tra i rami e il cielo, Piacesi ha trovato un modo semplice e poetico di abitare.

@PiacesiArquitetura

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Gala Mora è specializzata in architettura, design, interior design e lifestyle. Tutto ciò che ha a che fare con il concetto di «casa» è sacro alla sua devozione e persino la sua cerchia più stretta gli chiede consigli per ristrutturare, acquistare, decorare o apportare alcune modifiche. Ama scrivere e sembra fortunato a poterlo fare sugli argomenti che più gli appassionano. Ecco perché quando cammina per il mondo è sempre attento alle mostre, agli stili di costruzione, all’urbanistica e, se glielo permettono, sbircia dalle finestre per vedere come le persone guardano le loro case. Un vero voyeur casalingo. Ha scritto due libri di interior design, Barcelona Interiors e Ibiza Interiors, entrambi pubblicati da Lannoo. Con oltre 20 anni di esperienza, si è laureato in Scienze dell’Informazione presso l’Università Complutense di Madrid e ha conseguito un Master in Comunicazione Integrale e un altro in Comunicazione e Gestione Politica. È stata redattrice capo della rivista Glamour, direttrice di MMModa, responsabile stampa dell’azienda di abbigliamento Desigual e per diversi anni è stata freelance, collaborando con media come AD, Manera, Architecture and Design, gestendo reti immobiliari e scrivendo il blog di aziende automobilistiche. Il suo rapporto con il gruppo Hearst è iniziato con Runner’s e Men’s Health, testiere con cui continua a collaborare e alle quali ha aggiunto Elle Decor e New Style, con i quali ha iniziato una storia che spera che, come direbbe Humphrey Bogart, sia solo l’inizio di una bellissima amicizia.