Sono molti i Paesi che puntano a ospitare in futuro la partenza del Tour de France e alla lista si aggiunge ora anche Israele. Dopo aver già organizzato la Grande Partenza del Giro d’Italia 2018, che prese il via da Gerusalemme e toccò poi anche le città di Haifa, Tel Aviv, Be’er Sheva ed Eilat, lo stato ebraico sogna un giorno di accogliere anche le tappe inaugurali della Grande Boucle, come rivelato dalla presidente della Federazione ciclistica israeliana Dafna Lang in un’intervista a L’Équipe. Chiaramente, l’attuale situazione internazionale rende difficile immaginare che ciò possa accadere a breve termine, ma di sicuro ci sono l’idea e la volontà di provare a candidarsi per un Grand Départ se e quando ciò sarà possibile, con anche il contributo del miliardario israelo-canadese Sylvan Adams, proprietario della Israel-Premier Tech.

Non posso dirvi ora che ci candideremo per ospitare la partenza del Tour de France, ma non smettiamo mai di sognare – le parole di Lang – Non posso parlare a nome di Sylvan Adams, ma credo che una volta raggiunta una pace stabile, realizzeremo molti progetti di alto livello accogliendo il resto del mondo. Siamo persone molto ottimiste, abbiamo già portato qui il Giro, tutto è possibile“.

La presidente della federazione israeliana precisa comunque di non averne ancora discusso con il presidente dell’UCI David Lappartient, ma in ogni caso l’idea non è nuova, dato che già nell’aprile 2024, in un’intervista a La Voix sépharade, Adams aveva dichiarato di essere “in trattativa con gli organizzatori del Tour de France affinché seguissero l’esempio del Giro, dando il via a questa leggendaria corsa in Israele”.

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