Cosa c’è di diverso?
«Il nostro linguaggio, il modo di rapportarci, di condividere. Siamo cresciuti, avevo 30 anni, ora ne ho 46, e anche lui è un uomo diverso. C’è la complicità che avevamo perso, e che secondo me in una coppia è importantissima. Abbiamo scoperto un nuovo modo di giocare tra di noi».

Dopo la gioia del ritrovarsi, cosa si fa per ricostruire un amore?
«Non so se il nostro vaso è attaccato al 100 per cento, sicuramente la vita ci metterà davanti ad altri ostacoli. Dico “per sempre” perché lo desidero, ma sono aperta a quello che arriverà. Quando conosci qualcuno ti costruisci una storia sull’altro, qui ho ben poco da immaginare. Se so già che lui ha un certo limite non andrò a punzecchiarlo, piuttosto trovo un altro modo di affrontare la cosa».

Qualche amico le ha chiesto: «Non è un azzardo sposare il tuo ex?».
«La maggior parte delle persone lo scoprirà leggendo questa intervista. Per i pochi che lo sanno è stata una grande sorpresa, però una sorpresa molto felice. Qualcuno in confidenza ci ha chiesto se ne siamo sicuri, ma proprio come domanda spontanea, e gli ho comunque visto in faccia una grande emozione».

E vostro figlio come l’ha presa?
«La prima cosa che ci ha detto è stata: “Ma io cosa devo fare?”. Gli ho risposto che prima di tutto si deve divertire! Ci porterà gli anelli, insieme alla sorella, che è la figlia più grande di Rossano. È molto orgoglioso».

La separazione invece come l’aveva vissuta?
«Gli ho sempre detto che se c’era qualcosa che voleva capire io c’ero. Non saprò mai davvero come ha affrontato la cosa che comunque è dolorosa, lo sa solo lui, però io e il padre abbiamo sempre cercato di non creare situazioni spiacevoli. Con lui non ho tabù, gli ho sempre parlato di tutto, di rapporti tra le persone, di sesso. Ci sono delle cose che deve scoprire da solo, però ho sempre affrontato molti aspetti con lui».

A proposito della comunicazione con i figli, ha letto del ddl Valditara sui nuovi vincoli all’educazione sessuale nelle scuole?
«Penso sia una decisione indegna. La sessualità fa parte di noi. È giusto far comprendere ai più giovani come si scopre, le problematiche che ci possono essere, quanto è bello il rapporto sessuale tra due persone, che siano dello stesso sesso o meno. Proveranno emozioni che non conoscono, che non hanno mai provato prima. Mi auguro che non passi, e lo dico: lotto contro questa cosa».