A OpenVar il designatore arbitrale non ha dubbi: “E l’intervento di Bindoni non era necessario, è andato oltre quello che gli viene chiesto di fare”
Giornalista
28 ottobre 2025 (modifica alle 17:42) – MILANO
Open Var numero 4, ottava giornata: sul banco degli imputati Mariani e Bindoni con Marini al Var per Napoli-Inter (bocciati), Colombo per Lazio-Juventus (idem) e La Penna per Fiorentina-Bologna (assolto a metà: era da assegnare un rigore per il braccio di Dodò, non era rigore il colpo su Bernardeschi). Giudice, il designatore Gianluca Rocchi. “Se fermare l’arbitro è la scelta più corretta – dice il designatore di Can A e B -? Ci sono errori ed errori: noi non abbiamo intenzione di fermare nessuno ma negli errori che non hanno logica mi arrabbio perché vanno fuori da quello che ci siamo detti. Se esageri, se ti fai prendere dall’autostima non va bene: noi dobbiamo pensare al bene dei club, al risultato e non a noi stessi; in quei casi lì mi arrabbio e fermo qualcuno. Spesso è capitato che chi fosse fermo un turno poi ha fatto una grande prestazione quando è tornato… Chiedo a tutti di abbassare i toni, faccio questo ennesimo appello indirizzato ad ogni componente”.
lazio-juve—
Si parte da Napoli-Inter, Mkhitaryan su Di Lorenzo, rigore segnalato dall’assistente e fischiato quasi al buio 8” dopo da Mariani. Bindoni: “E’ rigore”. Mariani: “Ma sei sicuro?”. Bindoni: ” E’ rigore, è rigore”. E il Var Marini: “Sicuramente da dietro lo prende ma si frappone – si sente nell’audio -, Di Lorenzo allarga la gamba ma per la protezione del pallone. Dobbiamo vedere cosa fa Mkhitaryan. Non possiamo levarlo perché c’è un contatto. Il rigore è confermato. Se ti dicono che Di Lorenzo allarga la gamba non è così: va a protezione”. Davanti a questo, Gianluca Rocchi dissente: “Questo episodio è molto particolare con dentro un problema procedurale, può non aver visto l’arbitro certo ma devo dire che abbiamo voluto introdurre gli assistenti in un percorso affinché possano diventare dei piccoli arbitri: quello che non mi è piaciuto per niente è l’ingerenza dell’assistente ma devono intromettersi nelle cose chiarissime nell’area di loro competenza, e non è questo il caso. Non è calcio di rigore, ci saremmo aspettati l’on field review. Il fatto che c’è un contatto non c’entra, il “non dobbiamo intervenire” non è una cosa che vogliamo sentire, in questo caso assegno molta responsabilità all’assistente, poi al direttore di gara e poi anche al Var: li ho messi in scala. Dobbiamo essere molto interventisti sui rigori che hanno un livello alto e questo è sotto soglia. Ripeto, la procedura non è normale: se questo rigore viene visto da Mariani l’avremmo accettata di più, ecco…”
gila da rigore—
Lazio-Juve, era rigore per fallo di Gila su Conceiçao. “Per uno step on foot – dice Gianluca rocchi – bisogna vedere se viene cercato il pallone o no, Gila prende il piede ed è chiaro; non è che tutti i pestoni valgono; se un calciatore salta e atterrando pesta l’altrui piede, beh, questa è dinamica”. In Parma-Como: “Questo è l’episodio che non riesco a spiegarmi bene, ci saremmo aspettati il rigore perché il contatto c’è, il fallo è chiaro, la linea è rigore e non punizione nel contatto fra Da Cunha e Keita”.
Dodò sì, Berna no—
Fiorentina-Bologna. Arbitro La Penna e il Var è Paterna. Il fallo di mano di Dodò in area nel primo tempo. “Stava correndo ragazzi” dice La Penna. Il Var: “Check completato è in dinamica”. Sabiri-Bernardeschi? “Molto leggero, lui trascina il piede” dice Paterna. E Rocchi assolve ma a metà: “Quello di Dodò è calcio di rigore – dice il designatore -: è un gesto istintivo, è aggiustarsi il pallone ma questo è un fatto punibile, col tocco di mano è così… Bernardeschi? Non è calcio di rigore perché lo “step on foot” non c’è e questo atteggiamento del calciatore è quello che non vogliamo, queste cadute non sono naturali né in dinamica di gioco. Il secondo giallo a Holm? Corretto. Il tocco di mano di Kean prima del primo rigore della Fiorentina? Non è punibile, non c’è immediatezza: se tocco e segno è punibile”
Più vicino, più punibile—
In Milan-Pisa è regolare il gol di Leao? “Abbiamo fatto un percorso per capire quanto impatta il fuorigioco sul portiere. È una decisione al limite ma da qui in poi ci sposteremo sul fuorigioco, più sei vicino e più impatti sul portiere: in questo caso è a cavallo dell’area piccola e impatta. Quello di Atekame è invece più corretto. Insomma, la distanza fa la differenza, in questo caso Fofana è più distante dentro l’area. Insomma: più l’uomo in fuorigioco si avvicina al portiere, all’area di porta, e più sarà punibile. Stiamo cercando di oggettivizzare dando come parametro la vicinanza del giocatore al portiere: d’ora in poi sarà così. Il braccio di De Winter? E’ rigore ed è corretto darlo. Il gol del Pisa? Il contatto Moreo-Gabbia è casuale, non vedo l’evidenza chiara di fallosità”
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