Whitaker su beni russi: «Ue deve fare prima mossa, Usa d’accordo»
Matthew Whitaker, rappresentante permanente degli Stati Uniti presso la Nato, in un’intervista rilasciata oggi a Bloomberg TV ha affermato che, in merito all’utilizzo dei beni russi immobilizzati, gli Stati Uniti preferiscono che «l’Unione europea si muova per prima» in questa questione. «Ci sono 140 miliardi che potrebbero essere usati per aiutare l’Ucraina», ha affermato l’ambasciatore statunitense, aggiungengo che potrebbero essere usati «sia che si tratti del campo di battaglia o che si tratti dell’economia o di altre esigenze che hanno come Paese». «Questa è un’opportunità, veramente – ha precisato Whitaker – e noi abbiamo incoraggiato l’Unione europea a fare questa mossa. Siamo delusi che non lo abbiamo fanno in questo ultimo meeting – ha osservato l’ambasciatore – ma c’è un nuovo meeting che avverrà tra un mese e penso che potrebbero avere una nuova opportunità li».
In merito alle perplessità e preoccupazioni paventate dai Paesi europei, Whitaker ha detto che ne è consapevole essendo lui a Bruxelles, ma ritiene che «tutto possa essere risolto. Questa potrà essere un’altra grande opportunità per portare la Russia al tavolo dei negoziati e risolvere così questa guerra».
Whitaker ha poi ribadito che l’amministrazione Trump non fornirà all’Ucraina «missili a lungo raggio», come i Tomahawk, ma che «ci sono altre Nazioni che stanno aiutando l’Ucraina e che possono fornire queste tipologie di armamenti da utilizzare sul campo di battaglia». Inoltre, ha sottolineato l’ambasciatore, nel corso dei combattimenti «stiamo vedendo che l’Ucraina è capace di sviluppare questo tipo di armamenti da sola. Sia se parliamo di droni a lungo raggio o dei missili Flamingo».