Gli Stati Uniti ridurrano la loro presenza militare sul fianco Est della Nato. Secondo quanto emerge saranno ritirati circa 800 soldati dalla Romania, altri verranno richiamati dalla Bulgaria, dall’Ungheria e dalla Slovacchia. Si tratta di una decisione della Casa Bianca con effetto immediato, ma teoricamente il Congresso può ancora modificarla. Per la Nato la riduzione della presenza militare americana in Europa è un «adeguamento» che non impedira alle forze Usa di rimanere «piu importanti» di quanto lo siano state negli ultimi anni. «Anche con questo adeguamento, la presenza delle forze americane in Europa rimane piu importante di quanto non sia stata per molti anni, con molte piu forze americane sul continente rispetto a prima del 2022», anno dell’invasione russa dell’Ucraina, ha precisato il funzionario all’AFP. «Non parlerei di sorpresa o non sorpresa – dice anche  il portavoce della Commissione europea Thomas Regnier – Non sorprende quanto sia importante per noi la sorveglianza del fianco orientale. Non sorprende quanto sia necessario rafforzare i circa 3000 km che abbiamo sul nostro confine orientale. Quindi il lavoro è in corso. Abbiamo una road map chiara, e non commenterò gli annunci fatti dall’altra parte dell’Atlantico». 

La nuova strategia degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti, nell’ambito dello sviluppo della loro nuova Strategia di difesa nazionale, intendono concentrarsi specificamente sulla protezione del proprio territorio, rispetto a garantire la sicurezza all’Europa come avvenuto fin qui. Nel nuovo piano, l’amministrazione americana prevede la presenza di piccoli battaglioni per il vecchio continente, dotati di vari tipi di droni, che consentirebbero loro di svolgere un’ampia gamma di compiti sul campo. Tuttavia, non sarebbero più necessarie grandi truppe e pesanti veicoli da combattimento. Ma quante forze ha la parte europea della Nato senza gli Stati Uniti. E saranno sufficienti, nel complesso, contro la minaccia della Russia? 

Quanti soldati Nato restano?

Secondo le statistiche degli istituti di guerra, il numero totale delle forze armate di tutti i membri della Nato ammonta a 3,418 milioni di soldati, di cui 2,04 milioni negli eserciti dei Paesi Europei e 1,3 milioni negli Stati Uniti. La Turchia conta 481.000 uomini e non si sa se accetterà di combattere contro la Russia se questa attaccasse uno Stato della Nato. La sola componente europea dell’Alleanza Atlantica conta 1,56 milioni di soldati, il che non offre alcun vantaggio rispetto alla Russia. Un altro problema significativo è legato alla presenza di armi pesanti, veicoli blindati e artiglieria, oltre a una logistica carente. Tutto sommato, le sole forze collettive europee non avranno alcun vantaggio decisivo sulla Federazione Russa per condurre un’operazione a breve termine, e nessuno uscirà vittorioso da una guerra a lungo termine. 

Droni al posto delle truppe

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha più volte sottolineato che i Paesi Europei dovrebbero prendersi maggiormente cura della propria difesa e spendere più soldi, cosa che sta già accadendo. Gli esperti americani di armi ritengono oggi che gli Stati Uniti possano schierare forze di spedizione in Europa sotto forma di unità miste di droni, anziché di grandi unità classiche dotate di veicoli blindati pesanti. Questa opinione è stata espressa da Benjamin Jensen, direttore del laboratorio del Center for Strategic and International Studies (CSIS), secondo quanto riportato da Defense News. Secondo il piano di Jensen, le unità americane equipaggiate con vari tipi di droni supporteranno le forze dei Paesi Europei membri della Nato, essendo dotate di tecnologie moderne. Saranno presenti anche tipi di armi più tradizionali, come carri armati, veicoli da combattimento per la fanteria, veicoli trasporto truppe blindati, artiglieria semovente, ma in piccole quantità.

Come potrebbe essere una guerra con la Russia

La guerra in Ucraina ha cambiato completamente il concetto di teatro di guerra, dimostrando l’utilità dei droni per un esercito molto più piccolo di quello dell’aggressore. Attualmente si sta verificando un vero e proprio boom nello sviluppo della componente senza pilota, con l’acquisizione di un numero maggiore di diversi tipi di droni e la creazione di nuove unità. Alcune aziende americane stanno perfezionando e persino creando i loro modelli basandosi su test diretti nelle difficili condizioni ucraine. Allo stesso tempo, anche l’Europa sta sviluppando in questa direzione, che comprende sistemi robotici terrestri, e la Francia vuole creare la sua prima unità “autonoma” di NRC e droni, che dovrebbe apparire nell’estate del 2026. Eppure, secondo gli analisti militari, una guerra con la Russia, che pratica attacchi massicci a ondate, difficili da respingere solo con i droni, non potrà essere combattuta senza armamenti pesanti e un numeroso personale militare. Solo l’aviazione potrebbe essere in grado di contrastare gli attacchi aerei di Mosca, In caso contrario, tutte le forze armate dovrebbero essere aggiornate e rafforzate.


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