Anche con il parere negativo della Corte dei conti, il governo può decidere di andare avanti con il progetto. Quali possono essere i prossimi passi?

Cosa ha detto la Corte dei conti?
La Corte dei conti ha deciso di non concedere il visto di legittimità e la registrazione della delibera Cipess di agosto che aveva approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina.

Quali sono i punti finiti sotto la lente dei magistrati contabili?
Le motivazioni della decisione, in corso di stesura, saranno rese note con apposita deliberazione entro 30 giorni. Gli aspetti finiti sotto la lente, secondo quanto si apprende, sono diversi: dalle coperture economiche,all’affidabilità delle stime di traffico, alla conformità del progetto alle normative ambientali e alle regole europee sul superamento del 50% del costo iniziale. Tra le eccezioni, sollevate durante l’adunanza della Sezione centrale della Corte, ci sarebbe anche quella sulla competenza del Cipess.



















































Adesso cosa succede?
Anche con il parere negativo della Corte dei conti, il governo può decidere di andare avanti con il progetto. Secondo la legge, in caso di rifiuto di registrazione da parte della Corte dei conti, può chiedere un’apposita deliberazione da parte del Consiglio dei ministri. Il Cdm, a propria volta, può ritenere che l’atto risponda a interessi pubblici superiori e debba avere corso. A questo punto, la Corte dei conti si pronuncia a Sezioni riunite. Queste, qualora non ritengano venute meno le ragioni del rifiuto, ordinano la registrazione dell’atto e vi appongono il visto con riserva.

Cosa significa?
«L’atto registrato con riserva ha piena efficacia, ma può dare luogo ad una responsabilità politica del governo — spiega il sito della Corte dei Conti — poiché la Corte trasmette periodicamente al Parlamento l’elenco degli atti registrati con riserva».

Quando dovrebbero partire i cantieri?
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito più volte che l’avvio dei primi cantieri sarà a novembre. Dopo la decisione della Corte le tempistiche sono più incerte.

30 ottobre 2025