Il campione uscente ha rischiato grosso all’esordio contro l’argentino Carabelli e non è rimasto favorevolmente impressionato dalla superficie
Foto di Felice Calabrò
Il Masters 1000 di Parigi è iniziato da alcuni giorni e il principale argomento di discussione è stato rappresentato dalla superficie, soprattutto dopo la clamorosa eliminazione di Carlos Alcaraz per mano di Cameron Norrie al secondo turno. Il numero 1 del mondo – che aveva elogiato la scelta degli organizzatori di predisporre un campo più lento rispetto alla scorsa edizione – si è ricreduto durante il match contro Norrie, in cui si è rivolto verso il suo angolo affermando che gli sembrava di stare sulla terra rossa di Monte Carlo. Il fuoriclasse spagnolo non è stato l’unico giocatore ad esternare questo tipo di lamentela, giustificata in parte anche dai dati numerici. È stato infatti calcolato che la superficie dell’ultimo Masters 1000 della stagione ha subito un rallentamento del 25% rispetto ad un anno fa, quando il torneo si svolgeva ancora nella vecchie sede di Bercy e i campi erano stati giudicati troppo rapidi.
I giornalisti di ‘Eurosport‘ hanno domandato un parere su questo argomento anche al campione uscente Alexander Zverev, che si era trovato perfettamente a suo agio nel 2024 rendendosi autore di una cavalcata straordinaria. “Non vorrei apparire come colui che si lamenta di qualcosa ogni settimana, ma devo ammettere che questa superficie è abbastanza strana. Di base è molto lenta e la pallina rimbalza pochissimo, quindi è difficile eseguire colpi efficaci. Anche se fai un ottimo colpo, hai la percezione di non mettere in difficoltà il tuo avversario. Se provi a dare maggiore topspin alla palla, tende a rimanere molto bassa. Se imprimi maggiore potenza – invece – la pallina rallenta. La sensazione comune è che i colpi eseguiti bene non siano incisivi come sulle altre superfici. Vedremo come andrà avanti il torneo: forse i migliori rimasti in gara si abitueranno e arriveranno tutti fino in fondo.”
Il numero 3 del mondo – reduce dalla finale a Vienna la settimana scorsa – ha avuto un esordio molto complicato alla ‘Défense Arena‘, in cui ha dovuto rimontare l’argentino Ugo Carabelli prima di imporsi al terzo set. Il campione tedesco tornerà in azione stasera per gli ottavi contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, ancora teoricamente in corsa per un posto alle Nitto ATP Finals di Torino.