Lei ha compiuto 40 anni nel 2024: come li ha vissuti?
«Non ho mai sentito davvero la mia età: mi sono sempre sentita fuori tempo. È come se il mio aspetto fosse sempre sbagliato tant’è che, a trent’anni, mi hanno presa a fare Maria di Nazareth che di anni ne aveva ventuno. Crescendo ti rendi conto che il tempo corre veloce e non aspetta nessuno».

Il tempo non ha aspettato neanche lei?
«Non mi conformo, per natura, alle aspettative delle persone: difficilmente riesco a soddisfarle. Mi sento come un salmone che risale la corrente a modo suo ed è comunque felice».

Parla dei figli?
«Sono stata per sei anni con una persona con la quale c’erano grandi piani, inclusi i figli. Era un uomo più giovane di me che aveva tutta la vita davanti: io un po’ meno. Sul set mi capita spesso di interpretare una madre, senza considerare che nelle relazioni sono molto materna: mi piacerebbe essere mamma un giorno, ma mi piacerebbe farlo con la persona giusta. Intanto ho scelto di congelare gli ovuli».

Perché ha congelato gli ovuli?
«Penso che sia un regalo che noi donne dobbiamo farci per tutelare la possibilità di una possibile scelta futura. Le dirò di più: congelare gli ovuli è stato uno dei regali più belli che mi sono fatta negli ultimi anni. Noi donne dovremmo slegarci dalle pressioni sociali di coppia e cercare di comprendere davvero cosa vogliamo. Allo stesso tempo mi chiedo spesso se anche ai colleghi uomini di 40 anni che non hanno figli venga chiesto conto di questo».

C’entra anche la biologia femminile.
«Sicuramente, anche perché noi donne dello spettacolo utilizziamo il nostro corpo come una parte del nostro lavoro, uno strumento. Pensare a una gravidanza e alla maternità non è semplicissimo, perché devi pensare anche a tante tutele che purtroppo in Italia non ci sono: come può una donna essere stimolata se mancano una serie di cuscinetti necessari per un congedo sereno? Me lo chiedo spesso senza, purtroppo, trovare una risposta».

Cos’è l’amore per Sara Lazzaro?
«Amare ci completa come persone, ma non mi riferisco per forza a un compagno. L’amore può anche essere per la famiglia, per un’amica, per un cane. Detto questo, penso che ci si possa sentire molto soli anche stando con qualcuno. Ci sono degli amori che ti fanno sentire piccolo e, in quel caso, occorre riconoscerli e metterli da parte».

Lei si vuole bene?
«Oggi sì, e una delle prove di questo è aver imparato a dire dei “no” che prima non mi sarei mai sognata di dire. Volermi bene ultimamente vuol dire prendermi del tempo per me stessa e ascoltare quello di cui ho bisogno».