La discussione tra Mark Cavendish Patrick Lefevere prosegue a distanza. In questi giorni sta facendo parlare un estratto dell’autobiografia dell’ex corridore, “Believe: Achieving the Impossible”, dove si parla anche della seconda esperienza in casa Deceuninck-Quick-Step, a cui è approdato nel 2021 dopo un anno difficile in Bahrain-McLaren. Nonostante l’annata non fosse iniziata sotto i migliori auspici, il britannico ha vinto quattro tappe e la maglia verde al Tour de France, eguagliando il record di 34 vittorie alla Grande Boucle che avrebbe poi superato 3 anni dopo, con la divisa dell’Astana. Nel mezzo, nel 2022, il velocista non fu portato dalla sua squadra, appunto la Quick-Step, nonostante avesse vinto una tappa al Giro d’Italia soltanto un paio di mesi prima. I rapporti con il team, evidentemente, erano tesi, come confermano alcuni passi dell’autobiografia.

“Patrick Lefevere mi ha preso in giro – ha scritto Cavendish nel suo libro – Nel 2020 Patrick, per il quale avevo già corso in passato, mi aveva chiesto di mandargli un CV prima di considerare l’idea di farmi firmare. Lì ha speso mesi facendomi sudare di nuovo. Mi sentivo preso in giro”. Oltre a quello, l’ex velocista ha lamentato un’incomprensione sul contratto per il 2022. Dopo la prima stagione, dove ha ottenuto quattro successi di tappa e la maglia verde al Tour de France, il britannico si aspettava di ricevere almeno i 500.000 euro di stipendio concordati prima della firma nell’inverno 2020. Con sua sorpresa invece lo stesso Lefevere si è tirato indietro, affermando di non aver mai preso un accordo del genere e offrendo un ingaggio di 250.000. Alla fine, le due parti hanno trovato un accordo sui 500.000 euro concordati, ma il britannico ha avuto l’impressione che potesse meritare di più e fosse stato preso in giro: “In qualche modo Patrick ha sempre trovato un modo per essere sicuro di sentirsi il vincitore, e qui lo ha fatto di nuovo” ha scritto.

In giornata è arrivata l’inevitabile risposta di Patrick Lefevere, che tramite le pagine di Het Nieuwsblad ha voluto commentare le parole del suo ex corridore: “Trovo deplorevole quello che ha scritto Mark. L’ho tirato fuori dai guai all’epoca e gli ho dato un contratto quando nessuno lo voleva più. E adesso devo ricevere questo. Mark ha ricevuto tutto quello che avevamo concordato a suo tempo, esattamente come tutti i corridori che hanno fatto parte del nostro team. Ci sono una serie di accuratezze nel suo racconto su cui non mi voglio soffermare. L’ingratitudine è chiaramente la ricompensa del mondo…”.