Mancano ancora alcuni voti da scritunare ma le percentuali non lasciano dubbi: il partito centrista ha battuto l’ultradestra del Pvv di Geert Wilders. Il D66 è attualmente in vantaggio di oltre 15.200 voti e secondo il servizio elettorale, al termine dello scrutinio Jetten potrebbe addirittura ottenere un seggio in più rispetto a Wilders. A renderlo noto l’agenzia di stampa olandese Anp. Jetten: “Grazie agli olandesi, lavoreremo per tutti voi”
Il partito centrista D66 guidato dal liberale Rob Jetten (CHI È) ha vinto le elezioni in Olanda. Non sono ancora stati conteggiati tutti i voti e restano da scrutinare i voti per corrispondenza ma, come evidenziato dall’agenzia di stampa olandese Anp, Jetten ha ricevuto abbastanza voti e non può più essere superato dall’ultradestra del Pvv di Geert Wilders. “Grazie per la vostra fiducia. Siamo il partito più grande dei Paesi Bassi! Ora lavoreremo per tutti gli olandesi”, ha scritto su X Rob Jetten dopo l’annuncio della sua vittoria elettorale.
Scrutinio in corso
Il D66 è attualmente in vantaggio di oltre 15.200 voti. Secondo il servizio elettorale, al termine dello scrutinio Jetten potrebbe addirittura ottenere un seggio in più rispetto a Wilders. Dopo il vantaggio iniziale del liberal-progressista negli exit poll diffusi mercoledì sera alla chiusura delle urne, i due partiti risultano appaiati a 26 seggi sin dall’inizio dello spoglio: un seggio aggiuntivo consentirebbe dunque al D66 di superare il Pvv anche in termini di rappresentanza parlamentare. In attesa dei voti dei 135 mila olandesi residenti all’estero, tradizionalmente più vicini alle posizioni del centro politico, restano da comunicare soltanto i risultati del comune di Venray, dove nel 2023 Wilders ottenne più preferenze dei liberali. Lo scrutinio elaborato dal servizio elettorale dell’Anp dovrà infine essere validato dalla commissione elettorale dei Paesi Bassi.
I prossimi step
Ora al D66 spetta il compito di avviare la formazione del nuovo governo e potrà nominare una commissione esplorativa. Il primo passo è previsto per martedì, quando i leader dei partiti incontreranno il presidente della Camera, Martin Bosma, per dare ufficialmente inizio alle consultazioni. La situazione resta comunque complessa. Lo pensa anche il premier uscente dei Paesi Bassi, Dick Schoof, che non si aspetta che un nuovo governo sia formato prima di Natale. “Auguro a tutti il meglio, ma ne sarei sorpreso”, ha commentato questa mattina. Schoof ha anche evidenziato che per raggiungere una maggioranza potrebbero essere necessari anche fino a cinque partiti. Ecco dunque che il D66 e i cristiano-democratici del Cda di Henri Bontenbal puntano a un governo ampio e che includa il Vvd e l’alleanza laburisti-verdi del dimissionario Frans Timmermans. Il Vvd tuttavia esclude di poter entrare in un governo con il ticket di sinistra e spinge invece per un esecutivo di centrodestra, con l’ingresso della destra conservatrice del JA21 guidata da Joost Eerdmans e possibilmente il Bbb.

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Rob Jetten, leader dei liberali progressisti del D66 – ©Ansa
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