Paolini si è qualificata di nuovo per le Finals. Ha il fisico più minuto tra le otto “maestre”: la sua velocità di gambe e di pensiero è una splendida eccezione. Nei giorni scorsi l’ucraina Kostyuk si è lamentata di Sabalenka e Swiatek (“più alte e più grosse di me”). E allora cosa dovrebbe dire l’azzurra?

La seconda partecipazione vale più della prima. Perché nel tennis, e non solo nel tennis, confermarsi ai vertici è molto più difficile che arrivarci. Nel caso di Jasmine Paolini, lo sforzo richiede un supplemento di fatica, dedizione, impegno. E merita il doppio, il triplo degli applausi.