Le voci si rincorrevano da martedì, giornata in cui i soci di maggioranza l’hanno messo alla finestra. Tom Zelenovic, il misterioso e ormai ex presidente della Triestina, si è dimesso. La notizia è stata ufficializzata e diffusa dall’ufficio stampa dell’Unione, con una nota in cui si sottolinea come “nulla cambierà in merito ai correnti progetti di investimento”. Riguardo alle motivazioni che hanno spinto il numero uno verso l’ennesimo clamoroso ribaltone in casa rossoalabardata non si legge niente. Secondo voci di corridoio, uno dei cortocircuiti sarebbe stato l’ingaggio di mister Attilio Tesser, l’allenatore che ha deciso di tornare sulla panchina della Triestina un paio di settimane fa. 

Il ribaltone

Una svolta inattesa, che ha lasciato i tifosi ancora una volta sbalorditi da un cambiamento che si inserisce nel contesto di criticità societarie che ormai vanno avanti da tempo. Stando alla nota stampa, le dimissioni di Zelenovic sarebbero state accolte “in accordo con il Consiglio di amministrazione”. Chi porterà avanti il progetto sportivo di “consolidamento del club” e di “rafforzamento dell’impegno assunto nei confronti della comunità” è il board dirigenziale composto da Marco Margiotta e Olivier Centner. Ma sempre in relazione ai rumours legati alle dimissioni, ci sarebbe anche il ruolo di un altro investitore che, invece, non è quasi mai apparso nelle cronache: si parla di Adam Rothstein, il nuovo proprietario di Lbk Capital, fondo che controlla la Triestina. In tanti pensano che Rothstein sia uomo di Rozenzweig, ma di notizie ufficiali e fonti che confermerebbero il passaggio non se ne trovano.  

Cryptovalute e Triestina: il business dietro l’operazione (e perché c’entra Trump)Misteri e licenziamenti

I misteri e i pochi dettagli rispetto all’operazione continuano. Solo qualche giorno fa era stato ufficializzata la sponsorship con Dogecoin, la cryptovaluta di House of Doge, fondazione nonché braccio armato dell’azienda. Il nome apparirà sulle magliette della Triestina, mentre non c’è nessuna novità rispetto all’utilizzo del marchio storico. Dopo i licenziamenti di Alex Menta e Sebastiano Stella il clima sembrava aver lasciato spazio una tregua, lasciando cadere nel dimenticatoio la enorme crisi che attanaglia questa società da anni. Ora un nuovo ribaltone societario, che accompagna altre voci rispetto agli stipendi della parte marketing e commerciale, oltre a quelli di giovanili e dipendenti, in ballo da diverso tempo. Va ricordato che Zelenovic, rimasto in carica circa un mese, durante la conferenza stampa convocata non aveva praticamente risposto alle tante domande che i giornalisti gli avevano posto. Su tutte quella personale, fatta da Roberto Urizio di Citysport. “Ci racconta chi è lei?” non aveva incontrato risposta. Insomma, un inizio non scoppiettante. 

Sul campo, invece, la squadra è chiamata nel difficile impegno casalingo con il Brescia, compagine rinata dopo il fallimento solamente grazie all’intervento della Feralpi Salò.