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Redazione Online

Continuano le indagini sul clamoroso furto dei gioielli di Napoleone dal Museo del Louvre: una donna di 38 anni è comparsa nel pomeriggio di sabato davanti al giudice per le libertà

Nuovo passo in avanti nell’inchiesta sul clamoroso furto di gioielli al Louvre. Una donna di 38 anni, arrestata lo scorso mercoledì insieme ad altri quattro sospettati, è stata oggi formalmente incriminata come complice «in furto organizzato e associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un reato». 

Su richiesta dell’accusa, l’udienza si è svolta a porte chiuse. 



















































La procura di Parigi non ha specificato quanti sospettati sono stati portati oggi in tribunale; si sa però che uno di loro è stato rilasciato nella giornata di ieri. In tutto, sette persone erano state fermate.

I primi due uomini arrestati in precedenza erano stati accusati di furto e associazione a delinquere dopo aver «parzialmente ammesso le accuse», ha dichiarato questa settimana il procuratore di Parigi Laure Beccuau. Uno di loro è un cittadino algerino di 34 anni residente in Francia, identificato dalle tracce di DNA trovate su uno degli scooter utilizzati per fuggire dalla rapina. Il secondo sospettato è un tassista senza patente di 39 anni, originario di Aubervilliers, sobborgo parigino. Entrambi erano noti alla polizia per aver commesso furti. 

Il primo è stato arrestato mentre stava per imbarcarsi su un aereo per l’Algeria all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle. Il secondo è stato fermato poco dopo nei pressi di casa sua e, secondo l’accusa, non c’erano prove che suggerissero che stesse pianificando di recarsi all’estero. Sono sospettati di essere i due che hanno fatto irruzione nella galleria mentre due complici attendevano fuori. 

Nel corso del furto, avvenuto in pieno giorno nel museo più visitato al mondo, in soli 7 minuti i ladri hanno rubato gioielli per un valore stimato di 88 milioni di euro. 

Il bottino rubato risulta ancora disperso. I ladri hanno perso una corona tempestata di diamanti e smeraldi, un tempo appartenuta all’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, durante la fuga. La banda ha rubato altri otto gioielli. Tra questi, una collana di smeraldi e diamanti che Napoleone I regalò alla sua seconda moglie, l’imperatrice Maria Luisa, e un diadema appartenuto all’imperatrice Eugenia, tempestato di quasi 2.000 diamanti.

Venerdì la ministra della Cultura francese, Rachida Dati, ha reso note le prime conclusioni di un’indagine sulla sicurezza del museo, fornendo un bilancio molto critico. Ha sottolineato «una sottovalutazione cronica e strutturale del rischio di intrusione e furto» da parte del Louvre, «una dotazione insufficiente dei dispositivi di sicurezza», una governance «inadeguata» e protocolli di reazione ai furti e alle intrusioni «totalmente obsoleti».

1 novembre 2025 ( modifica il 1 novembre 2025 | 16:45)