Paolo Rosola è al Mugello con suo figlio Patrick e il camper per il Trofeo Città di Firenze di ciclocross. Il tecnico della General Store fa fatica a stare fermo e in fondo è questa la vita che ha sempre fatto. Prima da corridore, poi da compagno di Paola Pezzo quando ancora correva, quindi da diesse nei professionisti e poi in continental, sulla moto al Giro d’Italia, quindi come padre di due corridori. Quello che si è aggiunto da poco alla sua agenda è un corso per direttori sportivi di terzo livello, organizzato in collaborazione con la Federazione. E proprio aver potuto vedere da vicino la struttura dei corsi ha stimolato la curiosità del bresciano verso la nuova concezione del “tecnico allenatore”, come si chiamerà d’ora in avanti il vecchio direttore sportivo del ciclismo (in apertura, immagine photor.it della riunione tecnica prima del Trofeo Edil Group Costruzioni).

Paolo Rosola, 65 anni, è approdato quest'anno alla General Store EssegibiPaolo Rosola, 65 anni, è tecnico alla General Store Essegibi dal 2022 dopo gli anni alla Gazprom

Paolo Rosola, 65 anni, è tecnico alla General Store Essegibi dal 2022 dopo gli anni alla Gazprom

Il liceo Sacra Famiglia

E’ nato tutto dalla sua collaborazione con il Liceo Scientifico Sportivo “Sacra Famiglia” di Castelletto di Brenzone sul Garda, in provincia di Verona. Ce ne aveva parlato già nel 2022, quando la sua preoccupazione principale era la ricerca (vana) di uno sponsor per evitare che il gruppo della Gazprom si disperdesse.

«E’ un liceo scientifico sportivo – ripete Rosola – in cui circa 250 ragazzi arrivano a prendere il T1 (primo livello come direttori sportivi, ndr) e in quinta escono con il diploma di Guida Cicloturistica. Praticamente fanno tutto l’iter di circa 60 ore e io collaboro con loro da quando al Centro Studi della Federazione c’era Daniela Isetti. Nella scuola ci sono una pista di downhill e un pump track e quando i nuovi responsabili della Scuola Tecnici sono venuti a vederla, è nata la proposta di organizzare un corso per il terzo livello e la scuola ha aderito. In più l’istituto ha una foresteria gestita dalle suore, che permette agli allievi di pernottare nei weekend in cui si svolge il corso».

All'interno del liceo di Brenzone, ci sono una pump track e un percorso da downhillAll’interno del liceo di Brenzone, ci sono una pump track e un percorso da downhill

All'interno del liceo di Brenzone, ci sono una pump track e un percorso da downhillAll’interno del liceo di Brenzone, ci sono una pump track e un percorso da downhill

Ed è stato così che ti sei reso conto di quanto sia cambiato il terzo livello rispetto agli anni scorsi?

Esatto. Rispetto a un tempo sono stati inseriti più elementi di allenamento, di alimentazione e di psicologia. Anche la parola direttore sportivo, per come era ai vecchi tempi, piano piano andrà a sparire. Oggi quella figura prenderà il nome di tecnico allenatore. E’ colui che gestisce lo staff, perché oggi anche nelle continental abbiamo tutto: il nutrizionista, il preparatore, il dottore, il massaggiatore, il meccanico. Una volta che il direttore sportivo, quello che prima avremmo chiamato team manager, ci affida tutte queste persone, il tecnico allenatore deve gestirle. Io nella General Store sono tecnico allenatore e così d’ora in avanti sarà indicato nel tesserino, con la qualifica TA3.

Come tecnico allenatore devi sapere di preparazione, nutrizione e psicologia perché avrai a che fare con l’allenatore, il nutrizionista e lo psicologo?

Esatto. Parlo con il mio preparatore, il mio nutrizionista e con il dottore, poi posso fare la tattica di corsa. Quella viene gestita sempre dal tecnico allenatore, come nel calcio. E la Federazione ha cominciato a inserire questa figura, verso cui tutti dovranno tendere. Perché è lampante che questi corsi servano anche per fare una selezione.

La Federazione aveva già un accordo con il liceo per il primo livello e il titolo fi guida cicloturistcaLa Federazione aveva già un accordo con il liceo per il primo livello e il titolo di guida cicloturistca (immagine FCI)

La Federazione aveva già un accordo con il liceo per il primo livello e il titolo fi guida cicloturistcaLa Federazione aveva già un accordo con il liceo per il primo livello e il titolo di guida cicloturistca (immagine FCI)

Pensi che i tuoi colleghi faranno fatica ad accogliere questo cambiamento?

A livello continental e anche nei team elite/U23 siamo lontani, perché veniamo dalla cultura delle vecchie generazioni, che invece devono cambiare. Se il WorldTour è la serie A e le professional sono la serie B, le continental sono la serie C del ciclismo. E anche nella serie C ci sono dei meccanismi uguali a quelli della serie A. Se tu parli con i professionisti, non sono i direttori che gestiscono gli allenamenti. Per cui nei corsi si cerca di qualificare questa figura del tecnico allenatore, ma è abbastanza chiaro che ci sarà da aspettare ancora perché tutti siano pronti. Bisognerà che tutti capiscano o che arrivino i giovani, come D’Aiuto, Pozza e Palomba che lo scorso anno erano con noi e si sono iscritti al corso. Chi non ci sta, può tornare a fare il direttore sportivo come prima, ma negli allievi e al massimo gli juniores.

Il problema di equiparare la serie C con la serie A è che nelle continental non siete professionisti e non fate parte della Lega Ciclismo. Pare che ci siano delle riunioni in corso per agevolare questo passaggio, ma ad ora siete dilettanti…

Verissimo e neanche so se la Federazione e le stesse squadre dei professionisti sarebbero contente di vedere le continental nella Lega, potrebbero vederci una contrapposizione.

Mentre in Italia dui lavora al terzo livello, a Aigle i diesse italiani puntano alla qualifica internazionaleMentre in Italia si lavora al terzo livello, a Aigle i diesse italiani ieri hanno concluso il corso per tecnico di livello internazionale

Mentre in Italia dui lavora al terzo livello, a Aigle i diesse italiani puntano alla qualifica internazionaleMentre in Italia si lavora al terzo livello, a Aigle i diesse italiani ieri hanno concluso il corso per tecnico di livello internazionale

Quanto dura il corso?

E’ cominciato il weekend scorso e dura per tre fine settimana. Poi ci saranno il tirocinio, che va fatto in una squadra continental, e l’esame finale. Cosa posso dire? Io sono arrivato nelle continental tre anni fa, però vedo che ci sono ancora dei direttori sportivi alla vecchia maniera che devono gestire ragazzi, che spesso ne sanno più di loro. Bisogna essere al passo, oppure avere in squadra delle figure all’altezza. Se mi parli di nutrizione, che cosa vuoi che ne sappia? Però ho il nutrizionista, ho visto come lavora, gli ho dato i consigli perché crei un bel rapporto con i giovani e ora lo lascio lavorare. Ad esempio in ritiro, quando vedevo che i ragazzi facevano i furbi, glielo segnalavo. Perché i corridori sono giovani e devono imparare a non esagerare.

Anche questo fa parte della loro formazione.

Bisogna stare attenti a queste cose, stargli dietro, perché non sono ancora dei professionisti. Ma è un tipo di educazione che va insegnata parlando e non urlando come facevano Locatelli e gli altri delle generazioni precedenti. Bisogna spiegargli il perché delle cose che fanno. Alcuni ti rispondono che preferiscono partire con la pancia piena e devi dirgli perché sia sbagliato. Io magari gli do la spiegazione semplice: se parti a pancia piena, ti staccano subito. Però il nutrizionista può inquadrarla bene, in modo che quando passerà professionista non commetterà errori elementari. Se uno come me non avesse creduto nei giovani, ora sarebbe fermo al ciclismo degli anni Novanta. Invece è importante dare spazio ai giovani preparatori e vigilare perché riescano nel loro lavoro.