Karina Cascella è tornata a Verissimo, ospite di Silvia Toffanin, per un’intervista intensa e commovente. L’ex volto di Uomini e Donne ha raccontato con voce rotta l’infanzia segnata da violenze e paura: «L’alcol e gli anti depressivi hanno portato papà ad essere un uomo violento. La vita mia, delle mie sorelle e di mia madre ruotava intorno al fatto di come lui rientrava a casa la sera. Ci picchiava, noi scappavamo. Mamma ci metteva a letto vestite perché così potevamo fuggire in fretta. Io suonavo ai vicini per chiedere aiuto e loro ci aprivano, poi arrivava la polizia. Ma mamma non raccontava nulla. Erano altri tempi, non c’era indipendenza economica e così tornavamo a casa, e tutto ricominciava con la paura».
«Non ce l’ho fatta a salutarlo, ma l’ho perdonato con il tempo»
Cascella ha poi parlato del padre, morto per un tumore al pancreas: «Sapevo che stava per morire ma non ce l’ho fatta, non me la sentivo di vederlo. Prima che morisse gli ho detto che mi dispiaceva, ma che non lo perdonavo. Lui mi ha guardata pentito, consapevole che forse chiedeva troppo. L’ho perdonato con il tempo, l’ho fatto per me stessa, per essere una persona migliore».
«Mamma è caduta in depressione»
Dopo la morte del padre, anche la madre di Karina è sprofondata nella sofferenza: «Amava tantissimo papà e, senza di lui, è caduta in una forte depressione.
Mi ricordo quando tornavo a casa da scuola: stava seduta su un divanetto, con le tapparelle abbassate, senza voglia di vivere». Poi l’incidente, l’ictus e il dolore più grande: «Era diventata un’altra persona. Un giorno, in ospedale, mi ha parlato come se fossi un’estranea. Mi ha detto: ‘Ho tre figlie, puoi dire a Karina di occuparsi delle sorelle e in particolare della più piccola, Sunny’. In quel momento ho capito che l’avevo persa del tutto. Le ho promesso che mi sarei occupata delle mie sorelle, e così è stato».
«Ginevra è il mio miracolo»
Con la voce piena d’emozione, Karina ha raccontato anche la parte più intima della sua vita da madre e il dolore per le gravidanze interrotte: «Mia figlia Ginevra è la mia ragione di vita. Sono convinta che sia arrivata come un regalo di mia mamma. Avrei voluto darle fratelli o sorelle, perché so quanto sia importante crescere insieme». Con il compagno Max, al suo fianco da otto anni, Karina ha provato più volte ad allargare la famiglia: «La prima gravidanza nel 2019, ma dopo un mese non c’era più battito. Ci abbiamo riprovato nel 2020, durante la pandemia, e al quarto mese è successo di nuovo. L’ho perso. Mi sentivo inadeguata, come se il mio corpo non fosse più in grado di fare ciò per cui era nato». «Max è stato meraviglioso – ha aggiunto –. Mi ha detto: ‘Abbiamo Ginevra, pensiamo a essere felici con ciò che abbiamo’. Oggi sto bene, sono serena e grata. Se dovesse arrivare un secondo figlio sarei felicissima, ma se non dovesse accadere ringrazio Dio per tutto quello che ho già».
Ultimo aggiornamento: sabato 1 novembre 2025, 18:19
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