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Elia Del Grande, condannato a trent’anni di carcere per la cosiddetta ‘strage dei fornai’, quando, il 7 gennaio 1998 all’età di 22 anni sterminò la sua famiglia uccidendo padre, madre e fratello a Cadrezzate nel Varesotto, si è allontanato dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, facendo perdere le sue tracce. Ne dà notizia Qn-il Resto del Carlino.


APPROFONDIMENTI

Ritenuto socialmente pericoloso

Del Grande, oggi 49 anni, era destinatario di una misura di sicurezza poiché ritenuto socialmente pericoloso e avrebbe dovuto trascorrere sei mesi nella struttura fino ad una nuova valutazione.

Per il triplice omicidio Del Grande era già uscito dal carcere dopo aver scontato 25 anni. Le ricerche del fuggitivo si concentrano anche nel varesotto e in Sardegna. Lo sterminio della famiglia

Nella villa di famiglia, Elia Del Grande, ventiduenne, imbracciò un fucile da caccia e uccise a colpi d’arma da fuoco il padre Enea, la madre Alida Frosio e il fratello Enrico, poco più giovane di lui. La famiglia Del Grande era conosciuta in paese per la gestione di un noto panificio, tanto che i giornali ribattezzarono il caso come “la strage dei fornai”. Secondo le indagini, all’origine del massacro vi furono forti tensioni familiari legate a problemi economici, contrasti sull’attività di famiglia e una crescente instabilità psicologica del giovane. Dopo l’eccidio, Elia fuggì a bordo di un’auto e cercò di oltrepassare il confine con la Svizzera, dove venne arrestato poche ore dopo dalle autorità elvetiche, grazie alla collaborazione con i carabinieri italiani.

Il processo

Il processo si aprì nel 1999 a Varese e attirò una vasta attenzione mediatica. In primo grado, la Corte d’Assise condannò Elia Del Grande a tre ergastoli, uno per ciascuna vittima. Tuttavia, in appello, la pena fu ridotta a 30 anni di reclusione, dopo che i periti psichiatrici riconobbero all’imputato una semi-infermità di mente, ritenendo che al momento dei fatti fosse parzialmente incapace di intendere e di volere. Durante gli anni di detenzione, Del Grande tentò anche di evadere dal carcere, episodio che riportò brevemente il suo nome sui giornali nei primi anni Duemila.


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