In breve: come proteggere cuore e cervello in pochi minuti al giorno
Imparare nuove abilità stimola la mente
Apprendere una nuova competenza mantiene il cervello attivo e rafforza le connessioni neuronali, rendendo la memoria più resiliente.
L’attività fisica quotidiana è il miglior alleato
Fare esercizio con costanza abbassa pressione e colesterolo, migliora l’umore e riduce i rischi cardiovascolari e cognitivi.
Camminare regolarmente offre benefici duraturi
Anche brevi passeggiate quotidiane hanno effetti protettivi in terza età, soprattutto se associate a momenti di socialità.
Restare connessi protegge il cervello
Le relazioni sociali aiutano a stimolare la memoria, riducono il rischio di isolamento e sostengono la salute mentale.
Controllare la pressione previene danni cerebrali
Monitorare i valori pressori fin da giovani riduce il rischio di malattie cerebrovascolari legate alla demenza.
Valutare il proprio stile di vita è fondamentale
Strumenti come il Think Brain Health Check-in aiutano a individuare aree di miglioramento con consigli personalizzati.
Imparare nuove abilità stimola la mente
Secondo gli esperti di neurologia, uno dei modi più efficaci per mantenere giovane il cervello è dedicarsi ad attività che richiedono di apprendere qualcosa di nuovo. Non importa se si tratta di suonare uno strumento, imparare una lingua, cimentarsi con la maglia o con gli scacchi; ciò che conta è la stimolazione cognitiva.
Quando si acquisisce una nuova competenza, il cervello crea e rafforza connessioni tra le aree coinvolte, rendendo più efficiente la trasmissione delle informazioni. Questo processo, noto come plasticità cerebrale, contribuisce a una maggiore resilienza della memoria e alla capacità di adattamento.
L’aspetto più importante, sottolineano i neurologi, è scegliere attività che diano piacere; se non si ama un determinato esercizio mentale (come il Sudoku), è inutile insistere, meglio optare per ciò che davvero coinvolge.
L’attività fisica quotidiana è il miglior alleato
Il movimento regolare è considerato il fattore di prevenzione più importante sia per la salute cardiovascolare che per quella cerebrale. L’attività fisica, infatti, abbassa la pressione arteriosa, riduce i livelli di colesterolo, aiuta a controllare il peso e rilascia sostanze benefiche che migliorano l’umore.
Gli esperti consigliano di alzare la frequenza cardiaca per almeno 20 minuti, tre o quattro volte a settimana, ma anche brevi sessioni quotidiane hanno un impatto positivo. L’esercizio agisce indirettamente anche sul cervello, favorendo il rilascio di molecole prodotte dai muscoli che sembrano avere un effetto protettivo sulle cellule nervose.
Il motto da ricordare è: ciò che fa bene al cuore fa bene anche al cervello.
Tuttavia, poichè il legame endocrino da prendere in considerazione è quello mucolo-cervello, le attività più proficue rimangono quelle di aumento del trofismo, quindi di potenza o di forza – chiaramente, commisurate in base al livello.
Camminare regolarmente offre benefici duraturi
Camminare ogni giorno, salire le scale al posto dell’ascensore o fare brevi passeggiate costanti nel tempo hanno un effetto preventivo notevole. La ricerca dimostra che sono proprio i piccoli gesti quotidiani, se mantenuti a lungo, a proteggere la salute del cervello e del cuore.
Camminare in compagnia, inoltre, aggiunge un prezioso beneficio sociale. Le iniziative come le camminate collettive promosse da Alzheimer‘s Research UK dimostrano come l’attività fisica possa diventare anche un’occasione di socialità e sostegno reciproco.
Restare connessi protegge il cervello
La solitudine e l’isolamento sociale sono fattori di rischio riconosciuti per la demenza. Coltivare relazioni e condividere attività con altre persone stimola la memoria, favorisce lo scambio di idee e offre la possibilità di confrontarsi.
Partecipare a incontri, eventi culturali o anche semplici chiacchierate con amici e familiari contribuisce a mantenere la mente vivace. Gli specialisti sottolineano che chiedersi “come va la mia memoria rispetto a chi mi circonda?” può essere un buon indicatore per valutare eventuali difficoltà.
Controllare la pressione previene danni cerebrali
Uno dei fattori più sottovalutati nella prevenzione della demenza è il controllo della pressione arteriosa. I neurologi evidenziano come i valori pressori tra i 30 e i 40 anni possano avere un impatto significativo sul rischio di sviluppare problemi cognitivi in età avanzata.
Una pressione costantemente alta può danneggiare i vasi sanguigni cerebrali, favorendo ischemie, microemorragie o riduzione del flusso di ossigeno. Monitorare regolarmente i valori e correggere eventuali squilibri con lo stile di vita o, se necessario, con trattamenti medici, è quindi fondamentale per proteggere memoria e capacità cognitive.
Valutare il proprio stile di vita è fondamentale
Per aiutare le persone a comprendere i propri fattori di rischio, Alzheimer’s Research UK propone il Think Brain Health Check-in, un test già utilizzato da oltre mezzo milione di persone. Attraverso domande su alimentazione, attività fisica, consumo di alcol e fumo, fornisce indicazioni semplici e personalizzate per migliorare la salute del cervello e del corpo.
Questo strumento rappresenta un primo passo utile per aumentare la consapevolezza e stimolare cambiamenti concreti nella vita quotidiana.
Conclusioni
Mantenere cervello e cuore in salute non richiede sforzi straordinari, ma costanza. Bastano 20 minuti al giorno dedicati a nuove attività mentali, esercizio fisico, camminate e interazioni sociali, insieme al controllo della pressione, per ridurre i rischi legati a demenza, colesterolo e ipertensione.
La chiave è scegliere ciò che piace, integrare le abitudini nel quotidiano e monitorare i segnali del corpo; un investimento semplice ma prezioso per garantire benessere e lucidità anche negli anni futuri.