Questo appartamento a Milano è stato trasformato dal tocco delicato dello studio LC Atelier di Lucrezia Calvi.

Alcune dimore sono microcosmi capaci di condensare l’eredità di un luogo – il suo profumo, le sue memorie – e al contempo lo slancio verso il nuovo, la contemporaneità. È certamente il caso di questo appartamento al primo piano di un edificio anni Sessanta del quartiere di Sant’Ambrogio, a Milano. Prima di essere acquistato dagli attuali proprietari – Vincenzo Ferrieri e Stefania Faraone Ferrieri, coppia che si muove tra la ristorazione e la moda – era appartenuto a un’unica famiglia.

Divano beige coffe table in marmo tappeto libreria in legno libri opera d'arte alla parete appartamento milano

Libreria in noce Canaletto, modellata attorno al quadro di Emilio Isgrò. Tappeto di Nordic Knots.Foto Giulio Ghirardi

Il risveglio di un appartamento a Milano in zona Sant’Ambrogio

«Era rimasto chiuso per anni, eppure conservava un’anima vitale, una quotidianità sospesa che ci ha spinti a mantenere alcuni arredi presenti. Per noi non è stato un trasloco, ma un passaggio di testimone sentito, quasi sacro», racconta Stefania Faraone Ferrieri. Per preservare il legame emotivo con la casa, la coppia si è affidata allo studio LC Atelier di Lucrezia Calvi, interior designer che fonda il proprio gesto sulla cura e la delicatezza progettuale. Fin dall’ingresso, dove la pavimentazione originale in marmo è stata preservata, si coglie la volontà di rispettare l’anima dell’appartamento. «Ogni elemento ha una memoria da onorare», spiega Lucrezia Calvi. «Siamo intervenuti con materiali attuali, ma in punta di piedi, modellando il progetto attorno a ciò che c’era. L’antico e il nuovo intessono una conversazione che si dipana in tutta la proprietà».