di
Luigi Ippolito
Le indagini sull’accoltellamento avvenuto sabato sera in Gran Bretagna sul trano che da Doncaster si dirigeva a King’s Cross: l’unico sospettato è un britannico di 32 anni; rilasciato un 35enne che era stato fermato ieri
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA – All’inizio qualcuno aveva pensato a uno scherzo di Halloween: sabato sera anche la metropolitana di Londra era piena di ragazzi in costumi horror che sciamavano verso i party di Ognissanti. Ma il sangue che scorreva sul treno diretto da Doncaster alla stazione di King’s Cross era vero: e l’orrore si è manifestato nelle vesti di un assalitore che per quindici lunghissimi minuti ha infierito a coltellate sui passeggeri terrorizzati.
L’allarme è scattato alle 19.42, mentre il treno ad alta velocità correva nella regione di Cambridge, diretto a Londra: passeggeri coperti di sangue hanno cominciato a scappare lungo le carrozze, «fuggite, fuggite — gridavano — sono armati di coltelli».
C’era sangue ovunque, la persone cadevano le une sulla altre, c’è chi si è rifugiato nei bagni, chi si è barricato nella carrozza- bar, chi ha impugnato una bottiglia di whisky come unica arma per difendersi, ma soprattutto un anziano eroe ha protetto una ragazzina che stava per essere colpita e ha ricevuto dei terribili fendenti al collo e al volto. Il Daily Mail racconta che, mentre colpiva, l’aggressore ripeteva: «Il diavolo non vincerà».
Il treno è stato fatto fermare alla stazione di Huntingdon, nel giro di soli otto minuti è intervenuta in forze la polizia — mentre la gente scappava dal convoglio — e ha arrestato due uomini, dopo averne immobilizzato uno col taser: si tratta, hanno riferito le forze dell’ordine, di «due neri britannici di 35 e 32 anni». Il primo è stato poi rilasciato ieri sera e il secondo è ora l’unico indagato. In un primo momento era stato diramato il codice che indica un attacco terroristico in corso, ma poi è stato revocato: e ieri mattina gli investigatori hanno fatto sapere che «non c’è nulla che suggerisca» che si sia trattato di terrorismo.
Sabato sera dieci persone erano state ricoverate in ospedale e si era detto che nove fossero in pericolo di vita: già ieri cinque sono state dimesse, ma una, un membro dello staff del treno che ha tentato di bloccare l’assalitore, rimaneva in condizioni critiche. Per tutta la giornata di domenica il convoglio ferroviario è rimasto fermo sui binari della stazione di Huntingdon, con la piazzola antistante cosparsa di oggetti personali e vestiti lasciati cadere dalla gente in fuga.
Il primo ministro Keir Starmer ha parlato di «spaventoso incidente» che risulta «profondamente preoccupante», mentre la leader dei conservatori, Kemi Badenoch, ha esortato a fare piena luce sul movente. Anche re Carlo si è detto «sconvolto e scioccato» dall’accaduto.
Purtroppo la Gran Bretagna negli ultimi tempi è in preda a una vera epidemia da accoltellamenti, soprattutto nelle periferie più disagiate di Londra: gang di adolescenti, il più delle volte neri, a volte armati addirittura di machete, si ammazzano fra di loro per questioni di controllo territoriale o di droga, coinvolgendo in certi casi anche degli innocenti.
Una piaga sociale che ha reso sempre meno sicure le strade della capitale: l’anno scorso, fra Inghilterra e Galles, ci sono stati quasi 50 mila attacchi a colpi di coltello. Solo la settimana scorsa un rifugiato afghano ha ammazzato una persona a caso, all’arma bianca, nella filiale di una banca e ne ha ferite altre due. E pure l’attentatore della sinagoga di Manchester, nel giorno di Yom Kippur, seppur motivato in questo caso dall’odio antisemita, si è scagliato sulle sue vittime a colpi di coltello.
2 novembre 2025 ( modifica il 2 novembre 2025 | 21:54)
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