Bologna, 3 novembre 2025 – Investito in bici alle porte di Bologna, perde la vita Ettore Pausini, zio della cantante Laura. E l’auto che l’ha ucciso è fuggita dopo l’incidente. Se n’è andato così, a 78 anni, “un uomo immenso”, lo ricorda Stefano Giordani, presidente dell’associazione Onconauti Bologna e suo amico da 30 anni. Pausini, originario di Solarolo, come ogni sabato e domenica ieri era andato a fare un lungo giro in bici fuori città: probabilmente, quando è stato investito, era di ritorno da una delle sue solite uscite.

Il ciclista è stato investito da un’auto pirata in via degli Stradelli Guelfi poco prima delle 13.30

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La collisione, la fuga dell’auto e i tentativi di rianimazione

Lui procedeva in direzione centro, mentre l’auto andava verso la periferia. Per cause in corso di accertamento, c’è stata la collisione e subito la vettura è scappata, lasciando dietro di sé sangue a terra e una mountain bike distrutta. I soccorritori hanno rianimato Pausini per un’ora, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

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Caccia a una Opel Astra, telecamere al setaccio

È caccia a una Opel Astra vecchio modello, le forze dell’ordine stanno passando al setaccio le telecamere e le strade periferiche per risalire al pirata. Una strada, quella dell’incidente, più volte segnalata come pericolosa, al punto che più volte i cittadini hanno lanciato appelli perché la via – e quel tratto in particolare – fosse messo in sicurezza al più presto.

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Ettore Pausini e il suo salone da barbiere in centro

Ettore, con il suo salone da barbiere in centro (piazza Azzarita), conosceva tutta ’la Bologna bene’: il salone era frequentato da imprenditori, medici, uomini di cultura. “È frequentando il salone che ho conosciuto Ettore, ero suo cliente e poi siamo diventati molto, molto amici – racconta Giordani, commosso –. Andare lì era un privilegio,ci si arricchiva a parlare con lui. È stato un uomo dalle competenze umane e imprenditoriali fuori dal comune. Aveva un’azienda agricola a Solarolo ed era attivo nel settore dei tessuti. Ettore ha viaggiato per mezzo mondo, on the road, ha esplorato l’Africa”. Tempo fa si ammalò. Quando guarì, “divenne nostro testimonial – prosegue Giordani –. Ancora oggi aveva lo stile di vita di un quarantenne. Non riuscivo proprio a immaginare come una persona come lui sarebbe potuta invecchiare. Alla fine il destino ha deciso per lui. Ci mancherà tantissimo”.