Leggero, timido e insicuro, è il giocatore meno utilizzato della rosa dopo Darmian. Arrivato a Milano dopo il mancato acquisto di Manu Koné
Andy Diouf, uno dei colpi estivi dell’Inter da circa 25 milioni di euro, è finora un oggetto misterioso. Queste le due parole con cui lo descrive la Gazzetta dello Sport: oggetto misterioso.
Leggero, timido e insicuro, è il giocatore meno utilizzato della rosa dopo Darmian. Arrivato a Milano dopo il mancato acquisto di Manu Koné, doveva rappresentare il centrocampista di rottura ideale per il progetto tattico di Cristian Chivu: dinamico, aggressivo e capace di ribaltare l’azione. Invece, nei pochi 26 minuti giocati sui 1080 disponibili, il francese ha mostrato fragilità e scarsa integrazione nel gruppo.
Subentrato contro Torino e Cremonese, anche in contesti favorevoli, Diouf è apparso distratto e fuori ritmo, tanto da far sorgere dubbi sulla sua prontezza per la Serie A. Chivu ha cercato di inserirlo in momenti di partita “sicuri”, ma i risultati sono stati deludenti.
La società ora valuta un possibile prestito a gennaio: una scelta che permetterebbe al giocatore di maturare e all’Inter di liberare spazio per un nuovo rinforzo in mediana. Tuttavia, Verona potrebbe già rappresentare per Diouf una piccola chance di riscatto.
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