Tra una sgommata in auto e un’esibizione ai tornei di golf, Michael Jordan non si fa mancare proprio nulla, nemmeno in mare. L’uomo che ha riscritto il basket e l’immaginario sportivo americano viaggia su uno dei super yacht più costosi mai realizzati: il M’Brace, gigante d’acciaio di 75 metri firmato Abeking & Rasmussen, cantiere tedesco che costruisce solo per milionari armati di pazienza e disponibilità economiche illimitate.

Quant’è costato il super yacht di Jordan

La leggenda dei Chicago Bulls se ne è innamorato all’istante. Quando Lloyd Dorfman, fondatore di Travelex – che lo aveva fatto realizzare nel 2018 – lo ha messo in vendita nel 2022, l’ex cestista sembra averlo immediatamente contattato, senza esitazioni. Poco importava a MJ del prezzo, ben oltre la portata dei comuni mortali: 115 milioni di dollari, poco più di 100 milioni di euro al cambio attuale. E da allora lo utilizza come riparo dai curiosi, una compagna di avventura spesso fotografata negli ultimi mesi tra Palma de Maiorca e la Costa Azzurra, ormeggiata nei porti dove gli yacht si misurano a colpi di eliche e metrature.

Ora vi verrà da chiedere che cos’abbia di tanto speciale per costare una cifra astronomica. Quei pochi onorati di poterci salire a bordo, ne hanno toccato con mano le infinite comodità. Le cabine, in grado di accogliere fino a dodici ospiti, ricordano da vicino suite d’albergo, gestite da ventiquattro membri di equipaggio tra chef, tecnici, ufficiali di bordo, camerieri, steward e sommelier.

Disegnati dallo studio Harrison Eidsgaard, gli interni combinano legni chiari e superfici in vetro, con una scala centrale che attraversa i quattro ponti. Indipendentemente dal clima, una piscina riscaldata è sempre pronta a dare il benvenuto, così come una spa dotata di sauna e bagno turco, una palestra panoramica e un cinema privato, senza dimenticare la zona bar esterna con maxischermo da cui seguire le partite NBA.

Le vertiginose spese di gestione

Ovviamente, tutta questa opulenza ha un costo vertiginoso. Stando alle stime di settore, il solo mantenimento della M’Brace richiede circa 180.000 euro a settimana, pari a oltre 725.000 al mese e 9 milioni all’anno. Del resto, in aggiunta alle spese del personale, anche il carburante, le assicurazioni, gli ormeggi e la cambusa incidono sull’importo finale. Numeri da capogiro, sì, ma alla portata di un uomo-brand, abile a trasformare i successi sportivi in un impero da miliardi, una volta appesi gli scarpini al chiodo. Fortune necessarie a costruirsi un parco macchine di assoluto rispetto, che tra una Ferrari ritrovata e una Mercedes venduta, conta pure un’hypercar elettrica italiana.

Sotto la linea elegante della carena, due motori diesel Caterpillar, dalla potenza superiore ai 3.000 cavalli, permettono una velocità crociera di 12 nodi e una massima di 14. Rispetto ai mega yacht sportivi non faranno gridare al miracolo, ma qui il comfort la fa da padrone. Grazie alle camere fonoassorbenti, la navigazione procede silenziosa e l’unico suono rimasto in mare aperto è lo sciabordio dell’acqua contro lo scafo.

Due tender, moto d’acqua, attrezzature per immersioni e una piattaforma mobile trasformano la poppa in una piccola marina privata. E il letto king-size nella suite armatoriale con vista frontale sull’oceano, girevole su sé stesso per seguire la direzione del sole, mostra che per l’uomo che ha dominato i parquet, anche il mare deve girare intorno a lui.