Assegnati nel Salone delle Armi al Foro Italico di Roma i riconoscimenti agli atleti, ai tecnici e alle società che si sono distinti nel 2025. Presenti i ministri Abodi, Tajani, Giorgetti, Piantedosi, il presidente del Coni Buonfiglio, il n.1 Fin Barelli e il presidente della federtennis e padel Binaghi
E. Esposito e M. Canfora
3 novembre 2025 (modifica alle 13:44) – ROMA
I “Collari d’oro”, ossia la massima onorificenza sportiva concessa dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano: in breve, qui c’è lo sport autentico, quello dei sacrifici e della passioni, con soddisfazioni economiche che spesso si tramutano solo nei rimborsi spese. Oggi nel Salone delle Armi al Foro Italico sono stati assegnati i riconoscimenti agli atleti, ai tecnici e alle società che si sono distinte nel corso dell’anno 2025: tutti insieme per una vera e propria festa dello sport.
SOGNI—
“I ministri presenti oggi non sono qui per caso, il loro impegno, come quello del Governo e della presidente Meloni nello sport e sono evidenti – le parole del ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi -: agli atleti voglio dire che chi vi guarda facendo già i Giochi della Gioventù sogna di poter essere come voi un giorno. A questi ragazzi cercheremo di consegnare la qualità del servizio dello sport a partire dalle scuole”. Abodi ha poi voluto ricordare due atleti scomparsi, Mattia Debertolis e Matteo Franzoso. “Il tema della sicurezza è sempre più al centro delle nostre agende e deve mettere al centro lo sport. Ma la medaglia più importante è la vita e il rispetto di essa. Mi auguro che la tregua olimpica possa esserci non solo durante i Giochi, ma sempre. E a proposito della prossima Olimpiade Milano-Cortina fondamentale sarà anche l’impiantistica del ghiaccio e ci impegniamo che Olimpiadi e Paralimpiadi lascino una eredità impiantistica del ghiaccio anche in grandi città”.
GIOCO DI SQUADRA—
In apertura il discorso di apertura, a braccio, del neo presidente del Coni Luciano Buonfiglio, eletto lo scorso 26 giugno al posto di Giovanni Malagò: “Questa è la cerimonia che riconosce il valore di chi si è contraddistinto. Ma non solo con gli atleti, perché non si vince da soli. Sono tanti i successi che rappresentano un gioco di squadra. Ogni istituzione deve sapere quale sia il suo ruolo perché le medaglie sono di tutti. E per continuare a vincere come stiamo facendo oggi c’è bisogno di sinergia, armonia e disponibilità all’ascolto. Soprattutto dobbiamo essere in sintonia con il Governo e Sport e Salute, qui presente col presidente Mezzaroma e l’ad Nepi. Per questo stiamo preparando un programma quadriennale che presenteremo. Andremo dal Presidente della Repubblica il 22 dicembre con i portabandiera dei Giochi di Milano Cortina”.
MINISTRI—
Quattro, i ministri del governo italiano presenti oggi: il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani (“La squadra di pallavolo femminile, ma non solo, dovrebbe diventare ambasciatrice dello sport italiano nel mondo. Ogni vittoria e ogni partecipazione dei nostri atleti significa promuovere l’Italia in maniera diversa da ciò che si fa normalmente. La politica estera la fanno tutti gli italiani che portano risultati e gli atleti sono uno strumento fondamentale”), il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti (che ha premiato il presidente Figc Gabriele Gravina e l’ex storico presidente Fipav Carlo Magri), il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi (“Siamo orgogliosi del gruppo sportivo delle Fiamme Oro, attraverso di loro riusciamo a entrare nei quartieri con le palestre della legalità. Riusciamo a fare in una maniera tale un compito che altrimenti sarebbe ancora più difficile”), oltre ad Abodi. Presenti anche il capogruppo di Forza Italia alla Camera e n.1 Fin, Paolo Barelli e il presidente della federtennis e padel Angelo Binaghi, in compagnia di tantissimi altri presidenti e dirigenti federali.
PARALIMPICI—
“Oggi celebriamo insieme i più grandi atleti paralimpici e olimpici e insieme dobbiamo andare. Questo è fondamentale, con Buonfiglio porteremo avanti questo intento. È un momento storico perché abbiamo un’Olimpiade e una Paralimpiade, non avviene tutti i giorni. Quella di Torino è stata un successo sportivo ma soprattutto culturale; la forza dei Giochi, soprattutto nel nostro Paese, è rappresentata da un cambiamento di rotta”, le parole di Marco Giunio De Sanctis, presidente Cip. “Spesso non c’è unità negli organismi internazionali, come ad esempio nel caso di atleti russi e bielorussi, sarebbe stata cosa buona e giusta organizzare una decisione comune. Ci si arriverà, ma non trascuriamo la promozione sportiva e l’avviamento che sono funzionali all’alto livello, senza non si può fare. Per lo sport paralimpico è ancora più difficile perché l’atleta disabile deve fare ciò che è correlato alla sua disabilità, serve l’impiantistica e spero che si faccia di tutto per intervenire”.
PREMIATI—
In due ore si è assistito a un numero smisurato di premiati, a partire dalle squadre femminili e maschili di pallavolo che hanno vinto l’oro al Mondiale; della scherma, oro Mondiale nella sciabola e nel fioretto a squadre, passando per Simone Barlaam, per Francesca Lollobrigida, Alice Bellandi, Simone Cerasuolo, Mattia Furlani, Antonio Fantin e tanti altri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA