Casalecchio di Reno (Bologna), 3 novembre 2025 – Bologna sempre più cuore della Data Valley. Cineca apre le porte della sede di Casalecchio al Paese per svelare il nuovo supercomputer Pitagora, ‘cervellone’ specializzato nella ricerca sull’energia da fusione nucleare. Presenti al taglio del nastro i ministri Anna Maria Bernini (Università e ricerca) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e sicurezza energetica).
Come funziona Pitagora
Finanziato dal Consorzio europeo EUROfusion (al quale aderiscono 31 organizzazioni di ricerca da 29 Paesi europei e 164 tra università e aziende) e gestito in collaborazione con Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie), il neonato sistema di super calcolo è in grado di effettuare circa 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo e avrà un ruolo cruciale per accelerare i processi di ricerca, a partire dalla simulazione numerica della fisica del plasma e dall’analisi strutturale di materiali avanzati. Un calcolo ad alte prestazioni che si rivela indispensabile per validare i risultati sperimentali ottenuti da Iter e per rendere possibile la progettazione della futura centrale eclettica e fusione Demo.
Focus sull’elevata efficienza energetica, elemento chiave nella progettazione del sistema: Pitagora sfrutta la tecnologia di raffreddamento a liquido diretto, che permette di dissipare fino al 97% del calore prodotto e garantisce un’efficienza operativa Pue (Power usage effectiveness) pari a 1.1.
Sul piatto per la realizzazione circa 50 milioni di euro (28 milioni solo per le macchine) per un’operatività calcolata su sei anni: Pitagora entra così tra i migliori supercomputer del mondo, piazzandosi oggi al 58esimo posto.

Pitagora “è 10 volte più potente del supercomputer Marconi ed è tra i primi 50 al mondo”, ha detto Ubertini (FotoSchicchi)
Una potenza di calcolo per avere energia pulita
“Investire nella ricerca significa puntare sul futuro del nostro Paese e delle nuove generazioni – puntualizza il ministro Bernini all’inaugurazione -. E quel futuro oggi è più vicino: Pitagora non è soltanto un supercomputer, ma un acceleratore di progresso. La sua potenza di calcolo ci permette di avvicinare ciò che per decenni è sembrato un traguardo lontano: un’energia pulita e sicura, davvero accessibile a tutti. La fusione nucleare rappresenta una delle frontiere più promettenti della transizione energetica e con Pitagora potremo accelerarne la ricerca, mettendo a frutto soluzioni che tengano insieme innovazione, sostenibilità e sicurezza. Qui a Bologna si rafforza un ecosistema che il Ministero dell’Università e della Ricerca sostiene e finanzia rendendo l’Italia un riferimento europeo per il supercalcolo, il quantum e le tecnologie più innovative. E così che l’Italia è protagonista in Europa e trasforma la conoscenza in energia per le nuove generazioni”.
“L’Italia conferma la propria leadership nella ricerca europea sull’energia da fusione – commenta il ministro Pichetto Fratin -. È un risultato che unisce eccellenza scientifica, capacità industriale e visione strategica: elementi fondamentali per affrontare le grandi sfide della transizione energetica. L’investimento in infrastrutture di questo livello, realizzato grazie alla collaborazione tra Enea, Cineca ed EUROfusion, dimostra come il nostro Paese sappia essere protagonista nella costruzione di una nuova generazione di tecnologie per l’energia”.
“Con Pitagora prosegue l’impegno del Cineca nel sostenere la ricerca europea sulla fusione nucleare e la sua applicazione industriale per la produzione di energia elettrica, un percorso avviato nel 2016 con il supercomputer Marconi-Fusion – dichiara Francesco Ubertini, Presidente del Cineca -. Grazie a EUROfusion e al Ministro Pichetto Frattin per la fiducia, e grazie al Ministro Bernini, per la visione e il continuo sostegno che hanno permesso all’Italia di rivestire un ruolo centrale nella strategia europea su supercalcolo e intelligenza artificiale. Continueremo a lavorare come infrastruttura per rendere possibile la progettazione della futura centrale elettrica a fusione Demo”.
“Grazie a Pitagora, il nostro Paese compie un passo decisivo nel rafforzare la propria leadership nella ricerca sulla fusione nucleare, una delle sfide scientifiche e tecnologiche più ambiziose del nostro tempo per un’energia del futuro illimitata, pulita e sicura – sottolinea la presidente di Enea, Francesca Mariotti -. La collaborazione tra Enea, Cineca ed EUROfusion testimonia la capacità dell’Italia di integrare competenze, professionalità e infrastrutture al servizio del sistema Paese e della transizione energetica verso un modello di sviluppo sostenibile e competitivo”.
“Per mantenere la posizione di leadership dell’Europa nella ricerca e nello sviluppo della fusione sono necessari investimenti mirati come Pitagora – aggiunge Gianfranco Federici, ad di EUROfusion -. In strutture dedicate come questa possiamo generare conoscenze, know-how e competenze che ci avvicineranno alla realizzazione di una centrale a fusione. Pitagora è un ottimo esempio della dedizione e impegno di EUROfusion, e ne siamo molto orgogliosi”.