Già dalle prime ore della sera, l’aria era carica di attesa: fan arrivati da varie parti della Campania – e non solo – si sono radunati fuori dal PalaSele, facendo della location un crocevia di entusiasmo. Quando le luci si sono abbassate e le prime note di sottofondo hanno cominciato a diffondersi, si è avvertito quel brivido collettivo, quel “momento prima del via” che precede ciò che poi si trasformerà in spettacolo vero e proprio.
Lo spettacolo di Marco
Marco Mengoni, nonostante un fastidioso raffreddore, è salito sul palco con la sua presenza carismatica, capace di catturare l’attenzione fin dal primo istante. La scaletta ha alternato brani più recenti e successi consolidati, presentati con arrangiamenti curati e un’energia palpabile. Tra i momenti più intensi: quando ha cantato i brani più emotivi (Due Vite, L’Essenziale, Guerriero, Ti ho voluto bene veramente ecc..), la platea si è unita in cori spontanei e partecipati. L’uso delle luci e del palco: l’allestimento ha saputo valorizzare sia le parti intime del concerto sia quelle più dinamiche, creando giochi visivi che amplificavano l’intensità della musica.
Le curiosità
Nel corso del concerto un ragazzo ha chiesto al compagno di sposarsi ricevendo l’applauso del pubblico e gli auguri di Mengoni. Mentre un bambino ha ricevuto un autografo con dedica dal cantante dopo che ha raccontato di aver iniziato a sentire le sue canzoni fin da quando era dentro la pancia della mamma.