Aston Martin colpisce sul mercato e si rinforza con un nome di grande prestigio. Marco Fainello torna in F1 dopo 13 anni, anche se l’ingegnere veronese di 61 anni non ha mai perso il contatto con il mondo delle corse seguendo quella che è la sua grande specializzazione: la simulazione, un mondo che ha assunto sempre più importanza nei team del Circus, dopo il divieto dei test in pista. 

Fainello, oltre che essere CTO della Danisi Engineering, da otto anni è anche direttore esecutivo della Add-For , la società torinese di altissima tecnologia che ha sviluppato, in collaborazione con VI-grade, Sybille, un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale che è stato pensato per migliorare la guida e ridurre al minimo la latenza sulle piattaforme di movimento per spingere la ricerca verso strumenti in grado di replicare sempre di più quanto accade in pista o su strada anche nel mondo virtuale. 

Lance Stroll, Aston Martin Racing

Lance Stroll, Aston Martin Racing

Foto di: Zak Mauger / LAT Images via Getty Images

Fortemente consigliato da Enrico Cardile, Fainello entra nello staff di Silverstone come super consulente e, suo malgrado, sarà chiamato a lasciare il lago di Garda dove vive, per essere spesso attivo in Gran Bretagna dove il team di Lawrence Stroll ha realizzato il modernissimo AMF1 Team Technology Campus.  
L’ambizione del marchio britannico è di lottare per il mondiale di F1 con la monoposto che Adrian Newey sta progettando per i nuovi regolamenti. Magari non già a partire dal prossimo anno perché la struttura non è ancora matura, ma con il genio inglese non si sa mai, ma sicuramente dal 2027. 

Marco Fainello è un tecnico di peso che ha contribuito ai successi della Ferrari nell’era Schumacher. Nella Scuderia è entrato nel 1995 come veicolista di Jean Alesi e del Kaiser, mentre nel 1997 è diventato responsabile della dinamica del veicolo, mantenendo questo ruolo fino al 2004, quando gli viene dato l’incarico di seguire lo sviluppo del “ragno”, il primo simulatore della Ferrari realizzato in collaborazione con la Moog.  

Diventa Direttore Sviluppo Prestazioni della Scuderia prima di portare le sue competenze alla Gestione Industriale nel 2012 e assume l’incarico di Responsabile dello Sviluppo Prestazioni delle vetture stradali, introducendo l’innovativo sistema Side Slip Control (SSC) su tutte le Ferrari stradali.  

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Il “ragno” simulatore Ferrari, poi sostituito da quello più recente della Dynisma

Foto di: Ferrari

Nel 2014 cura lo sviluppo della Ferrari FXX-K, la speciale per i clienti che amano la guida in pista con prestazioni da corsa (potenza 1.050 cv). Nel 2013 segue l’evoluzione della mitica 458 GTE nel mondiale Endurance GT con tre successi Costruttori e due piloti.

A fine 2016 lascia il Cavallino per iniziare la nuova avventura con Add-For e Danisi Engineering. E ora Marco ha ceduto al… richiamo della foresta: la F1, senza rinunciare agli eccellenti gelati artigianali che produce insieme alla moglie e al fratello a Costermano sul Garda. 

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