PALERMO – Stava andando come ogni giorno al suo studio. Avrebbe probabilmente dato vita a una delle sue opere, una di quelle che tanto amavano i suoi estimatori, che adesso ne parlano non riuscendo a trattenere le lacrime. Giuseppe Gargano, il 78enne che oggi pomeriggio, 3 novembre, ha perso la vita in un incidente in centro a Palermo, era un pittore molto conosciuto in città.

“Era un piccolo-grande genio”

“Era un artista. Anzi, più che un artista – racconta a LiveSicilia Rosario Calì, direttore accademico del Movimento di Arte Quantistica IAMAQ – . Era un piccolo-grande genio, che potevamo trovare nel suo laboratorio pronto ad ingegnarsi in qualche opera o lavoro manuale. Giuseppe era in grado di modificare qualsiasi attrezzatura elettrica e amava immensamente la pittura. Un uomo generosa e buono – prosegue – di grande compagnia. Nei circuiti artistici di Palermo, e non solo, era conosciutissimo”. Gargano aveva lavorato per tanti anni all’Olivetti, poi alle Ferrovie dello Stato.

“La sua vita è stata piena di eventi positivi – aggiunge Calì -, d’altronde lui era una persona speciale. Ha ricoperto per molto tempo ruoli tecnici, ma appena ha potuto si è dedicato all’arte. Lascia un vuoto incolmabile, specialmente alla Galleria 71 di Palermo, dove collaborava con i galleristi Francesco e Vinny Scorsone”.

Giuseppe Gargano durante una delle sue mostre

L’incidente in centro a Palermo: chi era Gargano

Gargano era andato in pensione nel 1999: da quel momento in poi si era dedicato al disegno e alla pittura, iscrivendosi all’Accademia delle Belle Arti. “Ha frequentato per quattro anni il corso Libero del Nudo sotto la guida del professore Ninni Sacco ed incisione sotto la guida dei professori Sergio Amato e Sergio Aquila – si legge nella sua biografia -. Ha anche frequentato un laboratorio di pittura tenuto dal Professore Aurelio Caruso”.

“Ha partecipato a numerose rassegne, mostre collettive e concorsi, riscuotendo premi e riconoscimenti. Alcune sue opere figurano in collezioni pubbliche e private”. Artista figurativo moderno, viene in queste ore ricordato con grande affetto da amici e colleghi: “Sono letteralmente sconvolta – scrive sui social Caterina Rao – Giuseppe mi aveva chiamto soltanto ieri per la mostra. Un uomo perbene, un caro amico da anni, persona disponibile e generosa. Non ho davvero parole”.

L’incidente in centro e il dolore di amici e colleghi

E ancora: “Ciao zio Giuseppe – scrive Gloria Gargano, pubblicando uno dei suoi dipinti – ora potrai fare i ritratti agli angeli”. L’incidente in cui l’uomo ha perso la vita è avvenuto a soli pochi metri dalla sua abitazione e dal suo studio, entrambi dalle parti di via Archimede. Gargano era in sella alla sua bici quando è avvenuto lo scontro con una moto elettrica guidata da un 21enne. Le fasi dello schianto sono ancora da accertare. “Si dice che chi trova un amico trova un tesoro – è il messaggio di Maria Pia Lo Verso – e noi avevamo trovato te, un tesoro vero”.



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