Intervento del presidente dell’Ordine della Professione Ostetrica della Provincia di Taranto, Giulia Tarantino

“In un momento cruciale per il futuro della nostra comunità, l’Ordine della Professione Ostetrica della provincia di Taranto intende ribadire con fermezza l’urgenza di mettere al centro delle scelte politiche e amministrative la tutela della salute pubblica, con particolare attenzione alla salute materna, infantile e riproduttiva.

Ci uniamo al coro di voci degli altri ordini professionali, convinti che solo un fronte comune possa portare a decisioni responsabili e lungimiranti, orientate al bene collettivo e fondate su dati scientifici e sul principio di precauzione.

Come professionisti sanitari impegnati quotidianamente nella tutela della salute delle donne, dei neonati e delle famiglie, sentiamo il dovere morale e istituzionale di intervenire. I dati rilevati negli ultimi anni – come la presenza di diossine e PCB nel latte materno di donne residenti nel nostro territorio – sono un chiaro segnale di allarme che non può essere ignorato.

A ciò si aggiunge un fenomeno altrettanto preoccupante: il progressivo aumento dei casi di infertilità, sia femminile che maschile, che colpisce in modo crescente le giovani coppie del nostro territorio. L’esposizione a sostanze tossiche, potenzialmente in grado di interferire con il sistema endocrino, può compromettere in modo significativo la capacità riproduttiva e costringere molte persone a ricorrere a tecniche di procreazione medicalmente assistita. Questi dati impongono un cambio di rotta urgente.

La salute riproduttiva e lo sviluppo del bambino non possono essere oggetto di compromesso. L’esposizione, anche potenziale, a inquinanti ambientali che compromettono la vita sin dai suoi primi istanti rappresenta una minaccia inaccettabile per la collettività.

Rivolgiamo un appello forte e chiaro alle istituzioni locali – al Sindaco, al Consiglio comunale e a ogni organo competente – affinché adottino decisioni responsabili, trasparenti, indipendenti da pressioni esterne e fondate esclusivamente sulla tutela del bene comune. Ogni azione che incida, direttamente o indirettamente, sulla salute della cittadinanza deve avere come unico orizzonte la protezione della vita, fin dal suo inizio.

La salute di una comunità si costruisce già durante la gravidanza e l’allattamento. È nostro compito, oggi, difenderla con determinazione per garantire un futuro possibile alle prossime generazioni”.

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