
Il nostro weekend nasce così: due giorni pensati per chi cerca chalet, indirizzi esclusivi, una cucina che racconta il territorio e spa dove riprendersi dalle giornate movimentate mentre fuori cade la neve. Muovendoci tra San Cassiano, Corvara e i piani alti raggiunti in funivia, costruiamo un itinerario senza schemi, in cui ogni tappa ha un perché preciso. Si sale per pranzare davanti alle vette, si scende per un cocktail fatto bene, si guida per una mostra che vale il viaggio. L’idea è scegliere poco ma bene, con quella coolness naturale che in Alta Badia non è posa ma attitudine.
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Giorno 1 — Arrivo, pranzo in quota, musei tra le nuvole, cena al tramonto
Se arrivi in Alta Badia d’inverno l’hotel Aman Rosa Alpina, riaperto nel 2025 post-restyling, ti accoglie un’atmosfera rarefatta: 51 camere e suite disegnate da Jean-Michel Gathy in legni chiari e pietra, una spa che invita già a pensare al relax dopo lo sci. Dopo la stagione estiva (chiuso a metà ottobre), la riapertura invernale è fissata per il 4 dicembre 2025, con pacchetti dedicati agli early guests: l’indirizzo è ideale per alternare piste, cultura e cene d’autore. Gli interni seguono un minimalismo caldo: camini vetrati, finestre a tutta altezza. The Grill, il ristorante, lavora su paste fatte a mano e pizze artigianali, e ha una terrazza affacciata sulla chiesa di San Cassiano. Il Salotto è una lounge da tè e cocktail di giorno e la sera si trasforma in piano bar.