Non ce l’ha fatta Octay Stroici, l’operaio romeno rimasto 11 ore sotto le macerie in seguito al crollo di parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali, nel centro di Roma. L’uomo, 66 anni, è morto all’ospedale Umberto I. Vani i tenativi di rianimazione efffettuati per circa un’ora nel tentativo di salvargli la vita. L’uomo era arrivato al pronto soccorso alle ore 23.05 in arresto cardiocircolatorio e immediatamente sottoposto a manovre di rianimazione cardiopolmonare che, secondo quanto riferito dal personale del 118, erano già state avviate sul luogo del crollo.Nonostante ciò la ripresa dell’attività cardiaca spontanea non è riuscita e il decesso è stato constatato poco dopo la mezzanotte.

Il cordoglio di Gualtieri e Rocca

“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Octay Stroici, l’operaio vittima del tragico crollo avvenuto alla Torre dei Conti”, ha dichiarato il sindaco capitolino Roberto Gualtieri. “A nome di Roma Capitale e mio personale, rivolgo un pensiero commosso alla sua famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli erano vicini. Voglio ringraziare i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità e dedizione in una situazione così complessa e drammatica”. “Octay Stroici, l’operaio rimasto sotto le macerie per ore dopo il crollo della Torre dei Conti, non ce l’ha fatta, nonostante lo straordinario sforzo dei soccorritori”, ha scritto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. “A nome mio e della Regione Lazio le più sentite condoglianze alla famiglia. Di lavoro non si può e non si deve morire”.

La ricostruzione del crollo di ieri

Due i crolli che, a distanza di poco più di un’ora, hanno mandato in frantumi una parte dell’antica Torre dei Conti nella giornata di ieri. Il primo cedimento ha sorpreso alcuni operai addetti alla ristrutturazione dell’edificio medioevale che affaccia su largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali. Il secondo si è verificato mentre i soccorritori erano impegnati per estrarre l’ultimo lavoratore rimasto sotto le macerie. Il primo boato, accompagnato da una nuvola di polvere e calcinacci, è stato avvertito dopo le 11. In quel momento nel cantiere stavano lavorando 11 operai di due diverse ditte. “È accaduto tutto all’improvviso”, ha raccontato uno di loro. “Poi ho visto solo la nube di polvere e i soccorritori”. L’ipotesi è che ci sia stato un cedimento interno alla struttura, forse di un basamento. Quattro lavoratori sono stati travolti e due di loro sono rimasti incastrati sotto le macerie. Il 64enne Gaetano La Manna è stato liberato poco dopo e trasportato in ospedale dal 118 per un trauma cranico, ma non è grave ed è stato dimesso in serata con otto giorni di prognosi. È andata meglio a due colleghi che hanno riportato solo lievi escoriazioni e hanno rifiutato di andare in pronto soccorso

Aperto un fascicolo per omicidio e disastro colposo

Intanto, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose. I carabinieri, che si occupano delle indagini, hanno già inviato una prima informativa e sequestrato l’area. Nelle prossime ore gli inquirenti disporranno l’autopsia sul corpo della vittima. Chi indaga affiderà una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto e individuarne le cause e responsabilità. I militari hanno ascoltato lavoratori, direttore dei lavori, tecnici, titolari delle aziende come anche alcuni testimoni. Da stabilire cosa abbia provocato il crollo parziale della struttura, un esempio delle dimore-fortezze della Roma medievale, attualmente in ristrutturazione. “La Torre era chiusa dal 2007 e per il suo recupero è stato stanziato uno dei finanziamenti più consistenti del Pnrr ‘Caput Mundi’”, ha reso noto la Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali assicurando: “Prima dell’avvio delle opere sono state effettuate indagini strutturali che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai”.   

Leggi anche
Crollo torre dei conti, Mosca: “In Italia crollerà tutto”